Author: | AA. VV. | ISBN: | 9788849299168 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | February 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | AA. VV. |
ISBN: | 9788849299168 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | February 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
L’Oratorio ha origine durante il XV secolo con la confraternita stessa ed era collocato proprio su quello che è oggi un tratto di Corso Vittorio Emanuele II. Pregevoli artisti hanno qui lavorato, e negli anni si sono susseguiti i nomi di coloro che sembravano essere coinvolti nella decorazione: Girolamo Siciolante da Sermoneta, Taddeo Zuccari, Federico Zuccari e molti altri, a testimonianza di una intensa vita popolare e artistica del luogo. Dall’Oratorio di Sant’Orsola arrivano sia la statua di San Giovanni Battista Giovane, attribuita a Michelangelo, sia alcuni frammenti marmorei di fine quattrocento, sia un grande affresco di Madonna in trono con bambino. Poi, nulla arriva a San Giovanni dei Fiorentini di questo luogo, demolito per permettere a Corso Vittorio Emanuele II di sfociare sul Tevere e arrivare in Vaticano. Ma altri frammenti sono stati salvati e conservati. E sono oggi al Museo di Roma. dall'introduzione di Simone Ferrari
L’Oratorio ha origine durante il XV secolo con la confraternita stessa ed era collocato proprio su quello che è oggi un tratto di Corso Vittorio Emanuele II. Pregevoli artisti hanno qui lavorato, e negli anni si sono susseguiti i nomi di coloro che sembravano essere coinvolti nella decorazione: Girolamo Siciolante da Sermoneta, Taddeo Zuccari, Federico Zuccari e molti altri, a testimonianza di una intensa vita popolare e artistica del luogo. Dall’Oratorio di Sant’Orsola arrivano sia la statua di San Giovanni Battista Giovane, attribuita a Michelangelo, sia alcuni frammenti marmorei di fine quattrocento, sia un grande affresco di Madonna in trono con bambino. Poi, nulla arriva a San Giovanni dei Fiorentini di questo luogo, demolito per permettere a Corso Vittorio Emanuele II di sfociare sul Tevere e arrivare in Vaticano. Ma altri frammenti sono stati salvati e conservati. E sono oggi al Museo di Roma. dall'introduzione di Simone Ferrari