Belgio, inizi anni sessanta. Rosa Corallo è anche il nome del suo rossetto preferito. Lei ha 27 anni, un bambino, Tommasino, e un marito violento che si chiama Salvo. Si sono trasferiti lì perché, come per tanti uomini del Sud, la miniera è un modo certo per sfuggire alla povertà. Sono arrivati lì da un piccolo paese siciliano. Laggiù Salvo era il più bel ragazzo del paese, ma anche il più ombroso, passionale, imprevedibile. Negli anni Salvo non è cambiato, sempre più possessivo e dispotico, collerico e profondamente maschilista. E di fronte ai maltrattamenti, la famiglia siciliana sceglie l’omertà, quella stessa famiglia dove si consumano e si intrecciano tradimenti e violenze, senza pietà nemmeno per il piccolo figlio, strappato alla madre. Rosa in preda alla disperazione non può resistere al dolore più grande. Rosa Corallo è una tragica storia d’amore a tinte noir che si dispiega tra una Sicilia antica, condita dai ricordi di una infanzia solare e mediterranea, e un freddo paesaggio nordico, fatto di neve, bruma, freddo, baveri alzati e stufe bollenti. Una piccola storia che ci restituisce un capitolo della Storia italiana del dopoguerra.
Belgio, inizi anni sessanta. Rosa Corallo è anche il nome del suo rossetto preferito. Lei ha 27 anni, un bambino, Tommasino, e un marito violento che si chiama Salvo. Si sono trasferiti lì perché, come per tanti uomini del Sud, la miniera è un modo certo per sfuggire alla povertà. Sono arrivati lì da un piccolo paese siciliano. Laggiù Salvo era il più bel ragazzo del paese, ma anche il più ombroso, passionale, imprevedibile. Negli anni Salvo non è cambiato, sempre più possessivo e dispotico, collerico e profondamente maschilista. E di fronte ai maltrattamenti, la famiglia siciliana sceglie l’omertà, quella stessa famiglia dove si consumano e si intrecciano tradimenti e violenze, senza pietà nemmeno per il piccolo figlio, strappato alla madre. Rosa in preda alla disperazione non può resistere al dolore più grande. Rosa Corallo è una tragica storia d’amore a tinte noir che si dispiega tra una Sicilia antica, condita dai ricordi di una infanzia solare e mediterranea, e un freddo paesaggio nordico, fatto di neve, bruma, freddo, baveri alzati e stufe bollenti. Una piccola storia che ci restituisce un capitolo della Storia italiana del dopoguerra.