Author: | Carlo Pisacane | ISBN: | 9788898369164 |
Publisher: | Infilaindiana Edizioni | Publication: | September 18, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Carlo Pisacane |
ISBN: | 9788898369164 |
Publisher: | Infilaindiana Edizioni |
Publication: | September 18, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Nel Saggio sulla rivoluzione, pubblicato postumo nel 1860, Pisacane delinea in maniera chiara ed efficace il suo credo politico e i suoi obiettivi. Partendo dal pensiero illuminista, tramite il superamento della visione mazziniana, approda al socialismo e al puro anarchismo di Proudhon. Per lui è di fondamentale importanza trovare una soluzione rapida e duratura ai problemi sociali ed economici che affliggono l’Italia nel suo insieme. Il progresso tecnico-scientifico deve portare a un nuovo patto sociale. Per raggiungere questo scopo è, però, indispensabile passare attraverso un momento rivoluzionario che apra una nuova stagione politica, scevra da ogni forma di gerarchia e autorità ma retta da una società costituita da una rete di lavoratori liberi e federati fra loro. Dalle pagine del testo emerge quindi con forza il suo pensiero socialista e anarchico e la centralità data all’idea rivoluzionaria connessa al concetto di libertà. Il sollevamento non dovrà essere guidato da una ristretta élite ma sarà nazionale, cioè coinvolgerà l’intera popolazione. Lampanti sono i riferimenti alla Rivoluzione francese del 1789, anche se l’autore ne attua il superamento in chiave del tutto italiana. Laico e ateo convinto si fa dunque portavoce di un pensiero libertario e associativo. L’opera si conclude con un toccante testamento politico.
Carlo Pisacane di San Giovanni nasce a Napoli il 22 agosto 1818. Nobile decaduto, da giovane compie una rapida carriera militare nelle fila dell’esercito borbonico. Di natura individualista e anticonformista espatria e si avvicina ben presto all’ideologia socialista e anarchica. Nel 1848 è tra i protagonisti della Prima guerra d’indipendenza e della Repubblica romana. Le sue idee radicali lo portano a pianificare la liberazione, attraverso il coinvolgimento delle masse contadine, del Mezzogiorno. La spedizione di Sapri del 1857 (rifiutata da Garibaldi) si conclude nel sangue, ma rappresenta senz’altro il preludio della successiva impresa dei Mille. Pisacane, una delle figure di spicco del nostro Risorgimento, fonda nel 1856 il periodico “La parola libera” e dà alle stampe alcuni saggi storico-politici. Muore a Sanza il 2 luglio 1857.
Nel Saggio sulla rivoluzione, pubblicato postumo nel 1860, Pisacane delinea in maniera chiara ed efficace il suo credo politico e i suoi obiettivi. Partendo dal pensiero illuminista, tramite il superamento della visione mazziniana, approda al socialismo e al puro anarchismo di Proudhon. Per lui è di fondamentale importanza trovare una soluzione rapida e duratura ai problemi sociali ed economici che affliggono l’Italia nel suo insieme. Il progresso tecnico-scientifico deve portare a un nuovo patto sociale. Per raggiungere questo scopo è, però, indispensabile passare attraverso un momento rivoluzionario che apra una nuova stagione politica, scevra da ogni forma di gerarchia e autorità ma retta da una società costituita da una rete di lavoratori liberi e federati fra loro. Dalle pagine del testo emerge quindi con forza il suo pensiero socialista e anarchico e la centralità data all’idea rivoluzionaria connessa al concetto di libertà. Il sollevamento non dovrà essere guidato da una ristretta élite ma sarà nazionale, cioè coinvolgerà l’intera popolazione. Lampanti sono i riferimenti alla Rivoluzione francese del 1789, anche se l’autore ne attua il superamento in chiave del tutto italiana. Laico e ateo convinto si fa dunque portavoce di un pensiero libertario e associativo. L’opera si conclude con un toccante testamento politico.
Carlo Pisacane di San Giovanni nasce a Napoli il 22 agosto 1818. Nobile decaduto, da giovane compie una rapida carriera militare nelle fila dell’esercito borbonico. Di natura individualista e anticonformista espatria e si avvicina ben presto all’ideologia socialista e anarchica. Nel 1848 è tra i protagonisti della Prima guerra d’indipendenza e della Repubblica romana. Le sue idee radicali lo portano a pianificare la liberazione, attraverso il coinvolgimento delle masse contadine, del Mezzogiorno. La spedizione di Sapri del 1857 (rifiutata da Garibaldi) si conclude nel sangue, ma rappresenta senz’altro il preludio della successiva impresa dei Mille. Pisacane, una delle figure di spicco del nostro Risorgimento, fonda nel 1856 il periodico “La parola libera” e dà alle stampe alcuni saggi storico-politici. Muore a Sanza il 2 luglio 1857.