Silenzi

Nonfiction, Social & Cultural Studies, Social Science
Cover of the book Silenzi by Valeria Lupidi, Youcanprint
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Author: Valeria Lupidi ISBN: 9788891164308
Publisher: Youcanprint Publication: November 25, 2014
Imprint: Language: Italian
Author: Valeria Lupidi
ISBN: 9788891164308
Publisher: Youcanprint
Publication: November 25, 2014
Imprint:
Language: Italian

Che cosa accomuna 62 milioni di donne europee? Ricchezza? Povertà? Colore dei capelli? Taglia di vestilo?

Niente di tutto questo. 62 milioni di europee, secondo la prima rilevazione statistica europea fatta nei 28 Paesi sono accomunate dalla violenza subita: un fenomeno sociale che interessa donne europee tra i 17 e i 74 anni e costa in Europa una cifra Intorno ai 223 miliardi di euro.

I dati sono purtroppo allarmanti, una donna su dre in Europa (non in Afghanistan o in India!) ha subita una qualche forma di violenza, fisica, sessuale, psicologica, economica, domestica, stalking e il terreno si è esteso anche nel mondo on line soprattutto tra le giovani.

Un altro dato sconcertante è che le donne non denunciano abbastanza. Le ipotesi di tale reticenza sono diverse: per paura, per vergogna, per sfiducia versu le istituzioni (ovvero verso la polizia, i giudici, i tempi dei processi, i servizi sociali...), per mancanza di un'autonomia economica che permetterebbe loro di liberarsi e allontanarsi da situazioni di violenza domestica, per mancata percezione che quello che accade loro è violenza e può essere fermata.

La cosa ancora più grave e poi il fatto che tale violenza, anche senza volerlo, si trasmette alle nuove generazioni: immagini, comportamenei. linguaggi, sino ai programmi ed ai libri obsoleli utilizzati nelle scuole.

Cosa possiamo fare? Prima di Tutto non lasciarci assuefare dai ruoli, soprattutto se- questi sono sessisti e contengono stereotipi negativi. Ma Importante è anche formare ed Informare. Sensibilizzare le persone sull'esistenza di questo problema e su ciò che si può fare per uscire da tale spirale.

Noi, per fare questo, abbiamo scelta una modalità “leggera”: il femutto. Un mezzo comunicativo semplice ma efficace, che allraverso le immagini è capace di stimolare riflessioni e attivare la coscienza. Un modo per rappresentare le storture della nostra società attraverso un linguaggio “giovane” ma antico, fruibile attraverso i nuovi media, ma con significati che ci ricordano fatti di storia e di cronaca.

La nostra è una sfida: la commistione delia tragedia con la commedia.
Siamo fiduciosi di vincerla!

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Che cosa accomuna 62 milioni di donne europee? Ricchezza? Povertà? Colore dei capelli? Taglia di vestilo?

Niente di tutto questo. 62 milioni di europee, secondo la prima rilevazione statistica europea fatta nei 28 Paesi sono accomunate dalla violenza subita: un fenomeno sociale che interessa donne europee tra i 17 e i 74 anni e costa in Europa una cifra Intorno ai 223 miliardi di euro.

I dati sono purtroppo allarmanti, una donna su dre in Europa (non in Afghanistan o in India!) ha subita una qualche forma di violenza, fisica, sessuale, psicologica, economica, domestica, stalking e il terreno si è esteso anche nel mondo on line soprattutto tra le giovani.

Un altro dato sconcertante è che le donne non denunciano abbastanza. Le ipotesi di tale reticenza sono diverse: per paura, per vergogna, per sfiducia versu le istituzioni (ovvero verso la polizia, i giudici, i tempi dei processi, i servizi sociali...), per mancanza di un'autonomia economica che permetterebbe loro di liberarsi e allontanarsi da situazioni di violenza domestica, per mancata percezione che quello che accade loro è violenza e può essere fermata.

La cosa ancora più grave e poi il fatto che tale violenza, anche senza volerlo, si trasmette alle nuove generazioni: immagini, comportamenei. linguaggi, sino ai programmi ed ai libri obsoleli utilizzati nelle scuole.

Cosa possiamo fare? Prima di Tutto non lasciarci assuefare dai ruoli, soprattutto se- questi sono sessisti e contengono stereotipi negativi. Ma Importante è anche formare ed Informare. Sensibilizzare le persone sull'esistenza di questo problema e su ciò che si può fare per uscire da tale spirale.

Noi, per fare questo, abbiamo scelta una modalità “leggera”: il femutto. Un mezzo comunicativo semplice ma efficace, che allraverso le immagini è capace di stimolare riflessioni e attivare la coscienza. Un modo per rappresentare le storture della nostra società attraverso un linguaggio “giovane” ma antico, fruibile attraverso i nuovi media, ma con significati che ci ricordano fatti di storia e di cronaca.

La nostra è una sfida: la commistione delia tragedia con la commedia.
Siamo fiduciosi di vincerla!

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