Author: | Agostino d'Ippona | ISBN: | 9781783361014 |
Publisher: | limovia.net | Publication: | January 28, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Agostino d'Ippona |
ISBN: | 9781783361014 |
Publisher: | limovia.net |
Publication: | January 28, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Nei Soliloqui, Agostino dichiara lo scopo della sua ricerca: «Io desidero conoscere Dio e l’anima, nient’altro»; e tali furono sempre i termini verso i quali si è costantemente indirizzata la sua speculazione. Ma Dio e l’anima non richiedono indagini diverse, poiché cercare l’anima è cercare Dio, poiché «Tu, o Dio, ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto, finché non trova riposo in te». Nell’esistenza, uno sforzo verso Dio, ragione e fede sono unite ed in grado di collaborare e di rafforzarsi a vicenda. I rapporti di essi sono sintetizzati nella duplice formula “crede ut intelligas”, “credi per capire” e “intellige ut credas”, “capisci per credere”.
Con ciò Agostino afferma che: per capire, ossia per far filosofia in modo corretto e trovare la verità, è indispensabile credere, cioè possedere la fede, che è simile alla luce che ci indica il cammino da seguire; per avere una salda fede è indispensabile comprendere ed esercitare l’intelletto, cioè filosofare.
Per Agostino ragione e fede si configurano come facce di quella medesima realtà esistenziale che è il rapporto dell’uomo con Dio. Realtà che egli ha cercato incessantemente di chiarire dentro di sé: «Io stesso ero diventato per me un grosso problema».
L’oggetto della ricerca agostiniana, infatti, non è il cosmo, ma l’uomo o l’io, ossia la persona nella sua singolarità irripetibile e nella sua apertura a Dio.
Per Agostino, la fede potenzia la ragione e la ragione potenzia la fede: l'una rimanda all'altra. E rifiuta il fideismo, per il quale la fede esclude la ragione; e rifiuta il razionalismo, per il quale la ragione esclude la fede.
Nei Soliloqui, Agostino dichiara lo scopo della sua ricerca: «Io desidero conoscere Dio e l’anima, nient’altro»; e tali furono sempre i termini verso i quali si è costantemente indirizzata la sua speculazione. Ma Dio e l’anima non richiedono indagini diverse, poiché cercare l’anima è cercare Dio, poiché «Tu, o Dio, ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto, finché non trova riposo in te». Nell’esistenza, uno sforzo verso Dio, ragione e fede sono unite ed in grado di collaborare e di rafforzarsi a vicenda. I rapporti di essi sono sintetizzati nella duplice formula “crede ut intelligas”, “credi per capire” e “intellige ut credas”, “capisci per credere”.
Con ciò Agostino afferma che: per capire, ossia per far filosofia in modo corretto e trovare la verità, è indispensabile credere, cioè possedere la fede, che è simile alla luce che ci indica il cammino da seguire; per avere una salda fede è indispensabile comprendere ed esercitare l’intelletto, cioè filosofare.
Per Agostino ragione e fede si configurano come facce di quella medesima realtà esistenziale che è il rapporto dell’uomo con Dio. Realtà che egli ha cercato incessantemente di chiarire dentro di sé: «Io stesso ero diventato per me un grosso problema».
L’oggetto della ricerca agostiniana, infatti, non è il cosmo, ma l’uomo o l’io, ossia la persona nella sua singolarità irripetibile e nella sua apertura a Dio.
Per Agostino, la fede potenzia la ragione e la ragione potenzia la fede: l'una rimanda all'altra. E rifiuta il fideismo, per il quale la fede esclude la ragione; e rifiuta il razionalismo, per il quale la ragione esclude la fede.