Author: | San Francesco di Assisi | ISBN: | 9788826484327 |
Publisher: | Publisher s19595 | Publication: | July 18, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | San Francesco di Assisi |
ISBN: | 9788826484327 |
Publisher: | Publisher s19595 |
Publication: | July 18, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Lo Specchio di Perfezione fu pubblicato, per la prima volta nella sua integrità, da Paul Sabatier nel 1898 come "Leggenda antichissima di S. Francesco", e più tardi come "Memorie di frate Leone".Nessuno, oggi, sostiene più che questa importantissima e pregevolissima raccolta di gesti, di fatti, di discorsi di Francesco sia opera individuale di frate Leone. Alla datazione "sabatierana" del 1227 è stata sostituita, giustamente, quella del 1318, quale termine ultimo dell'ormai famosa redazione più ampia. Non meno della "Leggenda antica perugina" - con la quale ha in comune 53 capitoli - è anch'essa una “compilazione” risultata da quelle sillogi, piccole o grandi, messe insieme tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento con testimonianze scritte e orali dei compagni di Francesco, dando così ragione delle ricorrenti pericopi “scrissero”, “fecero scrivere”, “riferirono”. Per la scelta dei testi che trascrive, per il piano che utilizza nel metterli in opera e per qualche commento che inserisce, il compilatore si colloca - più decisamente di chi raccolse la "Leggenda antica perugina" - tra gli "Spirituali", anche se l'esame delle varianti che apporta alle testimonianze già note, lo mostrerebbe mosso più da sollecitazioni stilistico-esegetiche che da preoccupazioni polemiche. La sua, nondimeno, è una testimonianza preziosissima su di un preciso momento storico attraversato dall'interpretazione dell'ideale francescano, nonché dell'immagine che del "fondatore" gli "Spirituali" si erano formata. I riferimenti a certi stati d'animo di Francesco si fanno più espliciti e pressanti che nella "Leggenda antica", ma non ne modificano sostanzialmente l'immagine.
Lo Specchio di Perfezione fu pubblicato, per la prima volta nella sua integrità, da Paul Sabatier nel 1898 come "Leggenda antichissima di S. Francesco", e più tardi come "Memorie di frate Leone".Nessuno, oggi, sostiene più che questa importantissima e pregevolissima raccolta di gesti, di fatti, di discorsi di Francesco sia opera individuale di frate Leone. Alla datazione "sabatierana" del 1227 è stata sostituita, giustamente, quella del 1318, quale termine ultimo dell'ormai famosa redazione più ampia. Non meno della "Leggenda antica perugina" - con la quale ha in comune 53 capitoli - è anch'essa una “compilazione” risultata da quelle sillogi, piccole o grandi, messe insieme tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento con testimonianze scritte e orali dei compagni di Francesco, dando così ragione delle ricorrenti pericopi “scrissero”, “fecero scrivere”, “riferirono”. Per la scelta dei testi che trascrive, per il piano che utilizza nel metterli in opera e per qualche commento che inserisce, il compilatore si colloca - più decisamente di chi raccolse la "Leggenda antica perugina" - tra gli "Spirituali", anche se l'esame delle varianti che apporta alle testimonianze già note, lo mostrerebbe mosso più da sollecitazioni stilistico-esegetiche che da preoccupazioni polemiche. La sua, nondimeno, è una testimonianza preziosissima su di un preciso momento storico attraversato dall'interpretazione dell'ideale francescano, nonché dell'immagine che del "fondatore" gli "Spirituali" si erano formata. I riferimenti a certi stati d'animo di Francesco si fanno più espliciti e pressanti che nella "Leggenda antica", ma non ne modificano sostanzialmente l'immagine.