Author: | Garth Morris | ISBN: | 9788826011615 |
Publisher: | Garth Morris | Publication: | January 31, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Garth Morris |
ISBN: | 9788826011615 |
Publisher: | Garth Morris |
Publication: | January 31, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il testo s'intende diretto a un pubblico adulto e interessato alla pornografia, poiché contiene descrizioni esplicite di atti sessuali.
"Lei mi fece sedere sul letto e mi allargò le gambe: era chiaramente orgogliosa dell’erezione che aveva contribuito a creare. Poi frugò nella borsa ed estrasse quello che mi aspettavo, ovvero un bel cazzo di gomma rosa. Ne spuntava sempre uno, a un certo punto: una specie di socio di scorta, insomma. Il problema che si poneva era sempre lo stesso: l’intenzione primaria era quella di usarlo su di me (meglio,“dentro” di me) o voleva che ne facessi uso su di lei?
In questo caso non avevo dubbi, perché la natura dominante del marito imponeva che io abusassi di lei, quindi sapevo che mi avrebbe chiesto di infilarglielo da qualche parte… Oddio, magari chiesto non era proprio il termine giusto, ma chi se ne fregava.
Mentre cercavo di studiare il linguaggio del corpo della bellezza a tinte fredde che avevo la fortuna di essermi ritrovato nel letto, la voce dell’uomo sulla poltrona mi raggiunse. In un inglese molto basico mi ordinò di cacciarle “il cazzo di gomma nel culo”. Un vero estimatore dei preliminari, niente da dire.
Le feci posto sul letto, sistemandola in maniera che il suo culo dischiuso fosse in bella mostra. Le divaricai le chiappe all’estremo, per mostrare il rosa del fiorellino più segreto, poi ci ficcai dentro un dito: il dildo di gomma era di quelli grossi e intendevo agevolarla.
Pessima idea. Lo slavo mi bestemmiò contro nella sua lingua, ma non ebbi nessuna difficoltà nell’interpretare il senso delle sue rimostranze. Non voleva assolutamente che le titillassi l’accesso anale: dovevo sfondarla direttamente col fallo artificiale."
Il testo s'intende diretto a un pubblico adulto e interessato alla pornografia, poiché contiene descrizioni esplicite di atti sessuali.
"Lei mi fece sedere sul letto e mi allargò le gambe: era chiaramente orgogliosa dell’erezione che aveva contribuito a creare. Poi frugò nella borsa ed estrasse quello che mi aspettavo, ovvero un bel cazzo di gomma rosa. Ne spuntava sempre uno, a un certo punto: una specie di socio di scorta, insomma. Il problema che si poneva era sempre lo stesso: l’intenzione primaria era quella di usarlo su di me (meglio,“dentro” di me) o voleva che ne facessi uso su di lei?
In questo caso non avevo dubbi, perché la natura dominante del marito imponeva che io abusassi di lei, quindi sapevo che mi avrebbe chiesto di infilarglielo da qualche parte… Oddio, magari chiesto non era proprio il termine giusto, ma chi se ne fregava.
Mentre cercavo di studiare il linguaggio del corpo della bellezza a tinte fredde che avevo la fortuna di essermi ritrovato nel letto, la voce dell’uomo sulla poltrona mi raggiunse. In un inglese molto basico mi ordinò di cacciarle “il cazzo di gomma nel culo”. Un vero estimatore dei preliminari, niente da dire.
Le feci posto sul letto, sistemandola in maniera che il suo culo dischiuso fosse in bella mostra. Le divaricai le chiappe all’estremo, per mostrare il rosa del fiorellino più segreto, poi ci ficcai dentro un dito: il dildo di gomma era di quelli grossi e intendevo agevolarla.
Pessima idea. Lo slavo mi bestemmiò contro nella sua lingua, ma non ebbi nessuna difficoltà nell’interpretare il senso delle sue rimostranze. Non voleva assolutamente che le titillassi l’accesso anale: dovevo sfondarla direttamente col fallo artificiale."