Author: | EDOARDO GIBBON | ISBN: | 1230003293010 |
Publisher: | NICCIA | Publication: | June 24, 2019 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | EDOARDO GIBBON |
ISBN: | 1230003293010 |
Publisher: | NICCIA |
Publication: | June 24, 2019 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
STORIA
DELLA DECADENZA E ROVINA
DELL'IMPERO ROMANO
DI
EDOARDO GIBBON
Quando ad istigazione dell'ambiziosa sua protettrice assunse Tetrico le regie insegne, egli era Governatore della tranquilla provincia dell'Aquitania, impiego convenevole al suo carattere ed alla sua educazione. Egli regnò per quattro o cinque anni sulla Gallia, sulla Spagna e sulla Britannia, schiavo e Sovrano di un licenzioso esercito, ch'egli temeva, e dal quale era sprezzato. Il valore e la fortuna di Aureliano gli aprirono finalmente la strada alla libertà. Egli si arrischiò a svelare la trista sua situazione, e scongiurò l'Imperatore di affrettarsi a soccorrere il suo infelice rivale. Questa segreta corrispondenza, se fosse giunta all'orecchie dei soldati, molto probabilmente avrebbe costato a Tetrico la vita; nè poteva egli deporre lo scettro dell'Occidente senza commettere un atto di tradimento contro se stesso. Egli finse che vi fosse apparenza di una guerra civile, condusse in campo le sue forze contro Aureliano, le ordinò nella maniera più svantaggiosa, svelò i suoi propri consigli al nemico, e con pochi scelti amici disertò sul principio dell'azione. Le ribelli legioni, benchè disordinate e sconcertate dall'inaspettato tradimento del loro Capo, si difesero però con disperato valore, finchè furono quasi tutte tagliate a pezzi in quella sanguinosa e memorabil battaglia,
STORIA
DELLA DECADENZA E ROVINA
DELL'IMPERO ROMANO
DI
EDOARDO GIBBON
Quando ad istigazione dell'ambiziosa sua protettrice assunse Tetrico le regie insegne, egli era Governatore della tranquilla provincia dell'Aquitania, impiego convenevole al suo carattere ed alla sua educazione. Egli regnò per quattro o cinque anni sulla Gallia, sulla Spagna e sulla Britannia, schiavo e Sovrano di un licenzioso esercito, ch'egli temeva, e dal quale era sprezzato. Il valore e la fortuna di Aureliano gli aprirono finalmente la strada alla libertà. Egli si arrischiò a svelare la trista sua situazione, e scongiurò l'Imperatore di affrettarsi a soccorrere il suo infelice rivale. Questa segreta corrispondenza, se fosse giunta all'orecchie dei soldati, molto probabilmente avrebbe costato a Tetrico la vita; nè poteva egli deporre lo scettro dell'Occidente senza commettere un atto di tradimento contro se stesso. Egli finse che vi fosse apparenza di una guerra civile, condusse in campo le sue forze contro Aureliano, le ordinò nella maniera più svantaggiosa, svelò i suoi propri consigli al nemico, e con pochi scelti amici disertò sul principio dell'azione. Le ribelli legioni, benchè disordinate e sconcertate dall'inaspettato tradimento del loro Capo, si difesero però con disperato valore, finchè furono quasi tutte tagliate a pezzi in quella sanguinosa e memorabil battaglia,