Stragi fra memoria e storia

Nonfiction, History, Italy
Cover of the book Stragi fra memoria e storia by Cinzia Venturoli, Sette Città
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Author: Cinzia Venturoli ISBN: 9788878534483
Publisher: Sette Città Publication: September 27, 2012
Imprint: Language: Italian
Author: Cinzia Venturoli
ISBN: 9788878534483
Publisher: Sette Città
Publication: September 27, 2012
Imprint:
Language: Italian

L’idea che la vera storia contemporanea cominci con il 1945 si va diffondendo. Non
penso, a questo proposito, al dibattito accademico, che ha modalità complesse, ragioni profonde e una ricaduta più ristretta, bensì al comune sentire (di quanti sono in grado di storicizzare la propria esperienza, diretta o mediata, con la realtà), a quello che si definisce “il senso comune della storia”. Questi decenni così drammatici e dinamici, contraddittori eppure contraddistinti da linee-guida che hanno segnato profondamente le nostre esistenze individuali e le nostre appartenenze collettive (basti pensare al rifiuto della guerra su larga scala, all’emancipazione politica di un gran numero di popoli e nazioni, all’integrazione europea, ai processi di globalizzazione, all’incremento demografico mondiale, alla rivoluzione informatica), richiedono sempre più la nostra attenzione. In un panorama così
sfaccettato, abbiamo imparato a rivolgere lo sguardo, oltre che ai fenomeni evolutivi ora citati, al lato oscuro della storia, quello dei grandi crimini, delle violenze su larga scala, delle stragi, dei genocidi, che hanno segnato anche la seconda metà del XX secolo.

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L’idea che la vera storia contemporanea cominci con il 1945 si va diffondendo. Non
penso, a questo proposito, al dibattito accademico, che ha modalità complesse, ragioni profonde e una ricaduta più ristretta, bensì al comune sentire (di quanti sono in grado di storicizzare la propria esperienza, diretta o mediata, con la realtà), a quello che si definisce “il senso comune della storia”. Questi decenni così drammatici e dinamici, contraddittori eppure contraddistinti da linee-guida che hanno segnato profondamente le nostre esistenze individuali e le nostre appartenenze collettive (basti pensare al rifiuto della guerra su larga scala, all’emancipazione politica di un gran numero di popoli e nazioni, all’integrazione europea, ai processi di globalizzazione, all’incremento demografico mondiale, alla rivoluzione informatica), richiedono sempre più la nostra attenzione. In un panorama così
sfaccettato, abbiamo imparato a rivolgere lo sguardo, oltre che ai fenomeni evolutivi ora citati, al lato oscuro della storia, quello dei grandi crimini, delle violenze su larga scala, delle stragi, dei genocidi, che hanno segnato anche la seconda metà del XX secolo.

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