Author: | Vittorio Russo | ISBN: | 9788892533462 |
Publisher: | Vittorio Russo | Publication: | December 26, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Vittorio Russo |
ISBN: | 9788892533462 |
Publisher: | Vittorio Russo |
Publication: | December 26, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Un viaggio nella geografia più intrigante della Grecia lungo percorsi epici di un tempo lontano con gli occhi sgranati sui miti che sono all’origine delle città eroiche: Micene, Argo, Tirinto, Epidauro, Tebe, Orcòmeno, Delfi… Un viaggio che ha il fascino degli eventi misteriosi, dei miraggi e delle epopee dell’età degli dèi. È insomma un tuffo nel fervore di una civiltà alla quale non dovremmo mai dimenticare di appartenere ma è soprattutto un ritorno a casa, nella casa in cui nascemmo idealmente tutti noi, figli della cultura che ci distingue e distingue il nostro modo di sentire e di essere. E alla Grecia che l’Autore ha avvertito pure il bisogno di esprimere la sua gratitudine con un viaggio che egli chiama gioioso pellegrinaggio… alla Grecia che ha sentito di dovere all’umanità il dono della civiltà e non è morta con questo debito.
Si può non crederlo, ma la Grecia è il paese dei moti del cuore, il paese dove, parafrasando Marquez, con le lacrime si annaffiano i fiori. Ma – scrive l’Autore - questo è anche il paese delle coincidenze inspiegabili. Si può essere scettici fin dove si vuole, ma se a Delfi un fiore ti piove sul capo mentre per gioco ti cimenti a consultare il tuo oracolo beh, allora devi convenire che forse gli dèi non sono morti e non sono nemmeno in letargo. Ci scrutano sornioni da lontano e di tanto in tanto tornano tra noi a provocarci con la loro malia e la loro malizia, senza pretendere altro che la nostra simpatia.
Un viaggio nella geografia più intrigante della Grecia lungo percorsi epici di un tempo lontano con gli occhi sgranati sui miti che sono all’origine delle città eroiche: Micene, Argo, Tirinto, Epidauro, Tebe, Orcòmeno, Delfi… Un viaggio che ha il fascino degli eventi misteriosi, dei miraggi e delle epopee dell’età degli dèi. È insomma un tuffo nel fervore di una civiltà alla quale non dovremmo mai dimenticare di appartenere ma è soprattutto un ritorno a casa, nella casa in cui nascemmo idealmente tutti noi, figli della cultura che ci distingue e distingue il nostro modo di sentire e di essere. E alla Grecia che l’Autore ha avvertito pure il bisogno di esprimere la sua gratitudine con un viaggio che egli chiama gioioso pellegrinaggio… alla Grecia che ha sentito di dovere all’umanità il dono della civiltà e non è morta con questo debito.
Si può non crederlo, ma la Grecia è il paese dei moti del cuore, il paese dove, parafrasando Marquez, con le lacrime si annaffiano i fiori. Ma – scrive l’Autore - questo è anche il paese delle coincidenze inspiegabili. Si può essere scettici fin dove si vuole, ma se a Delfi un fiore ti piove sul capo mentre per gioco ti cimenti a consultare il tuo oracolo beh, allora devi convenire che forse gli dèi non sono morti e non sono nemmeno in letargo. Ci scrutano sornioni da lontano e di tanto in tanto tornano tra noi a provocarci con la loro malia e la loro malizia, senza pretendere altro che la nostra simpatia.