Author: | Vittorio Russo | ISBN: | 9786050324419 |
Publisher: | Vittorio Russo | Publication: | September 28, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Vittorio Russo |
ISBN: | 9786050324419 |
Publisher: | Vittorio Russo |
Publication: | September 28, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Lontano dagli schemi convenzionali, la figura di Alessandro che affiora dalle pagine di questo libro è lontana mille miglia dall’immagine oleografica tradizionale. Le opere tanto spesso pseudo storiche scritte sul grande Macedone diventano per l’autore il motivo per allontanarsi dallo stereotipo e per cercare altrove la cifra reale della sua identità storica. Ma sono pure il pretesto, come egli scrive, per scoprire il cuore della storia del grande Condottiero sotto la pelle della geografia.
Un viaggio nel cuore dell’Asia Centrale, quasi alle porte della Cina, in Uzbekistan e Tagikistan (approssimativamente la Sogdiana e la Bactriana di ventitré secoli fa) alla scoperta delle regioni dove Alessandro guerreggiò, si fa percorso di ricerca in luoghi del tempo e della memoria, proprio quelli dove la storia del personaggio sfuma a favore del mito.
Radicato nella cultura della gente, lì come altrove, la figura del Macedone, immagine di leggenda con esigui legami storici, è sepolta definitivamente nella palude magnificatoria che una letteratura sterminata ha finito per fissare in maniera irreversibile in un’aura fiabesca.
Dalla congiunzione felice di una conoscenza accurata delle fonti più antiche (Arriano, Curzio, Plutarco) e di una straordinaria sensibilità analitica, riaffiora in queste pagine, in larga parte liberato dagli orpelli della piaggeria, il personaggio storico di Alessandro Magno nella sua prospettiva umana più attendibile.
Svanisce in questo lavoro l’eroe invincibile di mille battaglie, il superuomo immortalato nei marmi preziosi di Lisippo e nelle pagine perdute dei suoi hètairoi più devoti, Tolemeo, Nearco, Callistene, e si configura l’ubriacone omicida, il pervertito, il cinico sterminatore di popoli. Con i difetti dell’Uomo si configura però anche la sostanza autentica della sua natura che è quella di un riemergente Ulisse che vuole conoscere per possedere. Ma specialmente quella del sognatore tenace e dell’incantato unificatore di popoli, capace di affascinare sempre e di suggerire spiragli ulteriori di approfondimento del suo immenso mistero.
Questo libro è un viaggio fatto col passo del camminatore e raccontato con sapienza verbale dove si susseguono danzanti onomatopee e superbe assonanze, non so fino a che punto studiate, di scintillante umorismo e indimenticabili passi di scrittura lirica. È un viaggio con gli occhi fissi a inseguire le tracce del Grande Conquistatore senza però mai smettere di osservare intorno per cogliere con ironia, garbo e fantasia realtà quotidiane affascinanti di regioni del mondo dalla storia bi-millenaria colpevolmente trascurata.
Lontano dagli schemi convenzionali, la figura di Alessandro che affiora dalle pagine di questo libro è lontana mille miglia dall’immagine oleografica tradizionale. Le opere tanto spesso pseudo storiche scritte sul grande Macedone diventano per l’autore il motivo per allontanarsi dallo stereotipo e per cercare altrove la cifra reale della sua identità storica. Ma sono pure il pretesto, come egli scrive, per scoprire il cuore della storia del grande Condottiero sotto la pelle della geografia.
Un viaggio nel cuore dell’Asia Centrale, quasi alle porte della Cina, in Uzbekistan e Tagikistan (approssimativamente la Sogdiana e la Bactriana di ventitré secoli fa) alla scoperta delle regioni dove Alessandro guerreggiò, si fa percorso di ricerca in luoghi del tempo e della memoria, proprio quelli dove la storia del personaggio sfuma a favore del mito.
Radicato nella cultura della gente, lì come altrove, la figura del Macedone, immagine di leggenda con esigui legami storici, è sepolta definitivamente nella palude magnificatoria che una letteratura sterminata ha finito per fissare in maniera irreversibile in un’aura fiabesca.
Dalla congiunzione felice di una conoscenza accurata delle fonti più antiche (Arriano, Curzio, Plutarco) e di una straordinaria sensibilità analitica, riaffiora in queste pagine, in larga parte liberato dagli orpelli della piaggeria, il personaggio storico di Alessandro Magno nella sua prospettiva umana più attendibile.
Svanisce in questo lavoro l’eroe invincibile di mille battaglie, il superuomo immortalato nei marmi preziosi di Lisippo e nelle pagine perdute dei suoi hètairoi più devoti, Tolemeo, Nearco, Callistene, e si configura l’ubriacone omicida, il pervertito, il cinico sterminatore di popoli. Con i difetti dell’Uomo si configura però anche la sostanza autentica della sua natura che è quella di un riemergente Ulisse che vuole conoscere per possedere. Ma specialmente quella del sognatore tenace e dell’incantato unificatore di popoli, capace di affascinare sempre e di suggerire spiragli ulteriori di approfondimento del suo immenso mistero.
Questo libro è un viaggio fatto col passo del camminatore e raccontato con sapienza verbale dove si susseguono danzanti onomatopee e superbe assonanze, non so fino a che punto studiate, di scintillante umorismo e indimenticabili passi di scrittura lirica. È un viaggio con gli occhi fissi a inseguire le tracce del Grande Conquistatore senza però mai smettere di osservare intorno per cogliere con ironia, garbo e fantasia realtà quotidiane affascinanti di regioni del mondo dalla storia bi-millenaria colpevolmente trascurata.