Author: | Anthony J. Latiffi | ISBN: | 9786050347784 |
Publisher: | Anthony J. Latiffi | Publication: | January 9, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Anthony J. Latiffi |
ISBN: | 9786050347784 |
Publisher: | Anthony J. Latiffi |
Publication: | January 9, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Un micro-romanzo di Anthony J. Latiffi
New York, 1997.
Slobodanka Maric è fuggita dalla guerra di Bosnia per affrontare la battaglia della vita in una terra straniera. È clandestina. Ha perso la famiglia e l’unica cosa che le è rimasta è suo figlio Edi. Questi, vittima di traumi d’infanzia provocati dalla guerra, vive in uno stato di isolamento totale. Slobodanka è decisa a muovere santi e madonne per far sì che il figlio abbia le cure migliori, che però costano. Mentre lei se la passa male: fa le pulizie in una palestra e in un paio di bar a Manhattan, portando con sé il figlio.
Mentre esegue esercizi di psicomotricità nella palestra dove lavora, Sharon, una cliente abituale, tiene d’occhio il suo corpo snello e flessibile come quello di un levriero. Poi le propone di tenere spettacoli privati molto spinti, davanti a uomini molto ricchi, di denaro e perversione. La cosa non è nelle corde di Slobodanka, ma davanti alla prospettiva di poter ottenere cure migliori per suo figlio, finisce per accettare. Insieme a Sharon scelgono il suo nome d’arte: The body. Presto The body diventa il nome più sussurrato negli ambienti più esclusivi di Manhattan.
Proprio da questo nome inizia il calvario di Slobodanka. Riesce a ottenere quello che ha sempre desiderato, grazie a qualità che non credeva di possedere. Ma perde di vista il suo obiettivo primario: suo figlio e il loro futuro. Imbocca un labirinto tortuoso e pieno di inganni. Un breve viaggio nella decadenza umana e nel conflitto distruttivo tra la natura dell’uomo e le sue necessità più ambigue.
Un micro-romanzo di Anthony J. Latiffi
New York, 1997.
Slobodanka Maric è fuggita dalla guerra di Bosnia per affrontare la battaglia della vita in una terra straniera. È clandestina. Ha perso la famiglia e l’unica cosa che le è rimasta è suo figlio Edi. Questi, vittima di traumi d’infanzia provocati dalla guerra, vive in uno stato di isolamento totale. Slobodanka è decisa a muovere santi e madonne per far sì che il figlio abbia le cure migliori, che però costano. Mentre lei se la passa male: fa le pulizie in una palestra e in un paio di bar a Manhattan, portando con sé il figlio.
Mentre esegue esercizi di psicomotricità nella palestra dove lavora, Sharon, una cliente abituale, tiene d’occhio il suo corpo snello e flessibile come quello di un levriero. Poi le propone di tenere spettacoli privati molto spinti, davanti a uomini molto ricchi, di denaro e perversione. La cosa non è nelle corde di Slobodanka, ma davanti alla prospettiva di poter ottenere cure migliori per suo figlio, finisce per accettare. Insieme a Sharon scelgono il suo nome d’arte: The body. Presto The body diventa il nome più sussurrato negli ambienti più esclusivi di Manhattan.
Proprio da questo nome inizia il calvario di Slobodanka. Riesce a ottenere quello che ha sempre desiderato, grazie a qualità che non credeva di possedere. Ma perde di vista il suo obiettivo primario: suo figlio e il loro futuro. Imbocca un labirinto tortuoso e pieno di inganni. Un breve viaggio nella decadenza umana e nel conflitto distruttivo tra la natura dell’uomo e le sue necessità più ambigue.