Tibetan Peach Pie
Cronache di una vita immaginifica
Biography & Memoir, Artists, Architects & Photographers, Nonfiction, Art & Architecture, Literary
| Author: | Tom Robbins | ISBN: | 1230002066042 |
| Publisher: | Edizioni Tlon | Publication: | December 28, 2017 |
| Imprint: | Language: | Italian |
| Author: | Tom Robbins |
| ISBN: | 1230002066042 |
| Publisher: | Edizioni Tlon |
| Publication: | December 28, 2017 |
| Imprint: | |
| Language: | Italian |
Questo non è un libro di fiction, non è autofiction, non è un saggio, non è un'autobiogra- fia sassosa e classica. Questo libro è il racconto di uno scherzo successo davvero: lo scherzo che è stata la magnifica vita di Tom Robbins. TIBETAN PEACH PIE è un viaggio dentro le dimensioni immaginative della vita dell'autore statunitense, una sarabanda circense in cui il ridicolo e il sublime, il sacro e il profano, la preghiera e la risata sfilano fianco a fianco travalicando i confini della pagina narrativa. Che si tratti della sua infanzia tra i Monti Appalachi o della sua esperienza nell'ambiente bohémien di Richmond, Tom Robbins gioca con maestria con la fantasia e la realtà, giocando coi rimandi di quello che è vero e quello che lo era fino a qualche istante fa. Con l’introduzione di STEFANO BOLLANI.
Questo non è un libro di fiction, non è autofiction, non è un saggio, non è un'autobiogra- fia sassosa e classica. Questo libro è il racconto di uno scherzo successo davvero: lo scherzo che è stata la magnifica vita di Tom Robbins. TIBETAN PEACH PIE è un viaggio dentro le dimensioni immaginative della vita dell'autore statunitense, una sarabanda circense in cui il ridicolo e il sublime, il sacro e il profano, la preghiera e la risata sfilano fianco a fianco travalicando i confini della pagina narrativa. Che si tratti della sua infanzia tra i Monti Appalachi o della sua esperienza nell'ambiente bohémien di Richmond, Tom Robbins gioca con maestria con la fantasia e la realtà, giocando coi rimandi di quello che è vero e quello che lo era fino a qualche istante fa. Con l’introduzione di STEFANO BOLLANI.
