Author: | Angelo Busani, Cristina Fanara, G. Ottavio Mannella | ISBN: | 9788821741661 |
Publisher: | Ipsoa | Publication: | March 11, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Angelo Busani, Cristina Fanara, G. Ottavio Mannella |
ISBN: | 9788821741661 |
Publisher: | Ipsoa |
Publication: | March 11, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
La riforma della legge fallimentare ha significativamente mutato gli equilibri che a lungo avevano caratterizzato i rapporti tra privati e organi giurisdizionali nella gestione della crisi d’impresa e dell’insolvenza. La rinnovata cornice ha stimolato negli operatori una riflessione sul ruolo che i negozi di destinazione e il trust in particolare, possono svolgere in questo contesto.
Il volume illustra le ragioni che rendono il trust (e, in generale, i negozi di destinazione) uno strumento di rilevante utilità per la prevenzione e il governo della crisi dell’impresa e dell’insolvenza. Nello specifico, si analizzano il trust “pre-concorsuale”, quello definito come “puramente liquidatorio”, il trust “endo-concorsuale”, ed infine, il trust c.d. “fallimentare”, vale a dire quello istituito dagli organi della procedura nell’ambito del fallimento per accelerarne la chiusura.
Una trattazione a parte è stata riservata al ruolo che i negozi di destinazione possono svolgere nell’ambito dei nuovi procedimenti di composizione della “crisi da sovraindebitamento” di cui alla legge 27 gennaio 2012, n. 3.
Per concludere sono state tratteggiate anche le alternative “domestiche” al trust (ovvero quelle di “diritto interno”): si tratta, in particolare, dei patrimoni destinati a uno specifico affare e del vincolo di destinazione di cui all’art. 2645-ter c.c.
E’ sono esaminati infine i risvolti fiscali fiscali dei vari istituti
Gli Autori, forti della loro esperienza professionale in quest’area, sono riusciti a coniugare rigore scientifico e aspetti pratici, offrendo così agli operatori del diritto una guida che possa dapprima orientarli nella scelta dello strumento più idoneo per la soluzione della crisi d’impresa e, successivamente, nella sua attuazione pratica e redazionale.
STRUTTURA
Cap. 1 Autonomia privata e negozi di destinazione
Cap. 2 La destinazione alla liquidazione: il trust per prevenire o gestire la crisi d’impresa
Cap. 3 Il trust pre-concorsuale quale strumento “atipico” di risanamento dell’impresa
Cap. 4 Trust liquidatorio e insolvenza dell’impresa disponente
Cap. 5 La “non riconoscibilità” del trust in contrasto con la disciplina inderogabile della lex fori
Cap. 6 Il trust endo-concorsuale: gli accordi di ristrutturazione dei debiti
Cap. 7 Il trust endo-concorsuale: il concordato preventivo
Cap. 8 L’utilizzo del trust a supporto della c.d. finanza-ponte e dei finanziamenti interinali nel concordato preventivo e negli accordi di ristrutturazione del debito
Cap. 9 Il trust endo-concorsuale: i piani attestati di risanamento
Cap. 10 Il trust nel fallimento
Cap. 11 Le alternative “domestiche” al trust per la crisi d’impresa
Cap. 12 L’affidamento ad un “gestore” nella recente legge sulla composizione della crisi da sovraindebitamento
Cap. 13 La tassazione dell’atto istitutivo del vincolo di destinazione e del trust “liquidatorio”
Appendice
La riforma della legge fallimentare ha significativamente mutato gli equilibri che a lungo avevano caratterizzato i rapporti tra privati e organi giurisdizionali nella gestione della crisi d’impresa e dell’insolvenza. La rinnovata cornice ha stimolato negli operatori una riflessione sul ruolo che i negozi di destinazione e il trust in particolare, possono svolgere in questo contesto.
Il volume illustra le ragioni che rendono il trust (e, in generale, i negozi di destinazione) uno strumento di rilevante utilità per la prevenzione e il governo della crisi dell’impresa e dell’insolvenza. Nello specifico, si analizzano il trust “pre-concorsuale”, quello definito come “puramente liquidatorio”, il trust “endo-concorsuale”, ed infine, il trust c.d. “fallimentare”, vale a dire quello istituito dagli organi della procedura nell’ambito del fallimento per accelerarne la chiusura.
Una trattazione a parte è stata riservata al ruolo che i negozi di destinazione possono svolgere nell’ambito dei nuovi procedimenti di composizione della “crisi da sovraindebitamento” di cui alla legge 27 gennaio 2012, n. 3.
Per concludere sono state tratteggiate anche le alternative “domestiche” al trust (ovvero quelle di “diritto interno”): si tratta, in particolare, dei patrimoni destinati a uno specifico affare e del vincolo di destinazione di cui all’art. 2645-ter c.c.
E’ sono esaminati infine i risvolti fiscali fiscali dei vari istituti
Gli Autori, forti della loro esperienza professionale in quest’area, sono riusciti a coniugare rigore scientifico e aspetti pratici, offrendo così agli operatori del diritto una guida che possa dapprima orientarli nella scelta dello strumento più idoneo per la soluzione della crisi d’impresa e, successivamente, nella sua attuazione pratica e redazionale.
STRUTTURA
Cap. 1 Autonomia privata e negozi di destinazione
Cap. 2 La destinazione alla liquidazione: il trust per prevenire o gestire la crisi d’impresa
Cap. 3 Il trust pre-concorsuale quale strumento “atipico” di risanamento dell’impresa
Cap. 4 Trust liquidatorio e insolvenza dell’impresa disponente
Cap. 5 La “non riconoscibilità” del trust in contrasto con la disciplina inderogabile della lex fori
Cap. 6 Il trust endo-concorsuale: gli accordi di ristrutturazione dei debiti
Cap. 7 Il trust endo-concorsuale: il concordato preventivo
Cap. 8 L’utilizzo del trust a supporto della c.d. finanza-ponte e dei finanziamenti interinali nel concordato preventivo e negli accordi di ristrutturazione del debito
Cap. 9 Il trust endo-concorsuale: i piani attestati di risanamento
Cap. 10 Il trust nel fallimento
Cap. 11 Le alternative “domestiche” al trust per la crisi d’impresa
Cap. 12 L’affidamento ad un “gestore” nella recente legge sulla composizione della crisi da sovraindebitamento
Cap. 13 La tassazione dell’atto istitutivo del vincolo di destinazione e del trust “liquidatorio”
Appendice