Author: | Stefano Tummolini | ISBN: | 9788876256363 |
Publisher: | Fazi Editore | Publication: | July 2, 2014 |
Imprint: | Fazi Editore | Language: | Italian |
Author: | Stefano Tummolini |
ISBN: | 9788876256363 |
Publisher: | Fazi Editore |
Publication: | July 2, 2014 |
Imprint: | Fazi Editore |
Language: | Italian |
•L’intreccio sapientemente intessuto di Un’estate fa ricorda le migliori atmosfere de La donna in bianco di Wilkie Collins. Come lui, Stefano Tummolini sfrutta l’intrigante e attualissimo espediente del racconto a più voci per rappresentare gli aspetti più ambigui e le numerose sfaccettature della realtà: il risultato è una storia avvincente e di assoluta contemporaneità, che mette a nudo la freddezza e il disincanto delle nuove generazioni. •L’estate, quando finisce, porta sempre qualcosa via con sé. Immagini, sensazioni, momenti, che nello splendore d’agosto sembravano leggendari, si perdono come le onde sulla battigia: e prima di avere il tempo di accorgercene, li abbiamo già dimenticati. Un gruppo di ragazzi della Roma bene s’immerge nelle languide giornate di fine estate. Sono giovani, belli e inconsapevoli. Hanno una gran voglia di divertirsi e l’occasione per poterlo fare. Tutto sembra perfetto, finché uno di loro non scompare misteriosamente nel nulla. Cos’è successo? Che ne è stato di lui? Cosa hanno visto gli altri? Accusarli della sparizione sembra davvero impensabile: ma le apparenze, si sa, spesso ingannano… Interrogati dalla polizia, i ragazzi riportano ciascuno la propria versione dei fatti – finendo così per rivelare ognuno il proprio peccato e il proprio lato oscuro. Deposizione dopo deposizione, l’equilibrio comincia a incrinarsi: una alla volta cadono le maschere e si delinea un quadro sempre più torbido. Spuntano gelosie, seduzioni incrociate, egocentrismi e giochi di potere, spietate dinamiche di gruppo. Nessuno si salva e la soluzione lascia inevitabilmente l’amaro in bocca.
•L’intreccio sapientemente intessuto di Un’estate fa ricorda le migliori atmosfere de La donna in bianco di Wilkie Collins. Come lui, Stefano Tummolini sfrutta l’intrigante e attualissimo espediente del racconto a più voci per rappresentare gli aspetti più ambigui e le numerose sfaccettature della realtà: il risultato è una storia avvincente e di assoluta contemporaneità, che mette a nudo la freddezza e il disincanto delle nuove generazioni. •L’estate, quando finisce, porta sempre qualcosa via con sé. Immagini, sensazioni, momenti, che nello splendore d’agosto sembravano leggendari, si perdono come le onde sulla battigia: e prima di avere il tempo di accorgercene, li abbiamo già dimenticati. Un gruppo di ragazzi della Roma bene s’immerge nelle languide giornate di fine estate. Sono giovani, belli e inconsapevoli. Hanno una gran voglia di divertirsi e l’occasione per poterlo fare. Tutto sembra perfetto, finché uno di loro non scompare misteriosamente nel nulla. Cos’è successo? Che ne è stato di lui? Cosa hanno visto gli altri? Accusarli della sparizione sembra davvero impensabile: ma le apparenze, si sa, spesso ingannano… Interrogati dalla polizia, i ragazzi riportano ciascuno la propria versione dei fatti – finendo così per rivelare ognuno il proprio peccato e il proprio lato oscuro. Deposizione dopo deposizione, l’equilibrio comincia a incrinarsi: una alla volta cadono le maschere e si delinea un quadro sempre più torbido. Spuntano gelosie, seduzioni incrociate, egocentrismi e giochi di potere, spietate dinamiche di gruppo. Nessuno si salva e la soluzione lascia inevitabilmente l’amaro in bocca.