Author: | Thomas Watson | ISBN: | 9788897290520 |
Publisher: | Alfa & Omega | Publication: | September 4, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Thomas Watson |
ISBN: | 9788897290520 |
Publisher: | Alfa & Omega |
Publication: | September 4, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Sapere che nulla può fare del male ai santi del Signore è un grande conforto, ma comprendere che tutte le cose che accadono cooperano al loro bene farà traboccare di gioia ineffabile e gloriosa i loro cuori.
Un cordiale divino è un ricostituente spirituale per cristiani che sono sul punto di venir meno. Si tratta di un’esposizione sistematica del testo più confortante di tutta la Scrittura: «Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno».
Thomas Watson, indubbiamente, ne fece l'esperienza. Visse proprio in quel tempo travagliato per l'Inghilterra della Guerra Civile e del Commonwealth e trascorse alcuni mesi in prigione, nel 1651. Poiché non volle firmare l'Atto di Uniformità, nel 1662, fu espulso dalla chiesa d'Inghilterra e dalla casa in cui viveva perdendo anche il suo salario. A quel tempo, sembrò che i puritani non conformisti avessero perso la partita. Davanti a loro stavano lunghi giorni di persecuzione e di povertà e la situazione peggiorava di giorno in giorno. Ma Watson non venne meno nell'animo, né si stancò di compiere il bene. Bevve lunghi sorsi da Romani 8:28 e pubblicò il frutto della propria esperienza in questo libro che uscì per la prima volta nel 1663, proprio l'anno dopo la sua espulsione.
Sapere che nulla può fare del male ai santi del Signore è un grande conforto, ma comprendere che tutte le cose che accadono cooperano al loro bene farà traboccare di gioia ineffabile e gloriosa i loro cuori.
Un cordiale divino è un ricostituente spirituale per cristiani che sono sul punto di venir meno. Si tratta di un’esposizione sistematica del testo più confortante di tutta la Scrittura: «Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno».
Thomas Watson, indubbiamente, ne fece l'esperienza. Visse proprio in quel tempo travagliato per l'Inghilterra della Guerra Civile e del Commonwealth e trascorse alcuni mesi in prigione, nel 1651. Poiché non volle firmare l'Atto di Uniformità, nel 1662, fu espulso dalla chiesa d'Inghilterra e dalla casa in cui viveva perdendo anche il suo salario. A quel tempo, sembrò che i puritani non conformisti avessero perso la partita. Davanti a loro stavano lunghi giorni di persecuzione e di povertà e la situazione peggiorava di giorno in giorno. Ma Watson non venne meno nell'animo, né si stancò di compiere il bene. Bevve lunghi sorsi da Romani 8:28 e pubblicò il frutto della propria esperienza in questo libro che uscì per la prima volta nel 1663, proprio l'anno dopo la sua espulsione.