Author: | Daniele Granatelli | ISBN: | 9788873885047 |
Publisher: | Liberodiscrivere Edizioni | Publication: | April 4, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Daniele Granatelli |
ISBN: | 9788873885047 |
Publisher: | Liberodiscrivere Edizioni |
Publication: | April 4, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Una storia in cui si potrebbero riconoscere molti imprenditori o aziende liguri e italiane.
Africa… in molti di noi occidentali evoca il ghepardo lanciato all’inseguimento di una gazzella, leoni mollemente adagiati tra l’erba della savana, eco di tamburi lontani nel rosso di tramonti infuocati, America latina… grandi fiumi che scorrono tra muraglie di alberi altissimi, con stormi di uccelli coloratissimi che si alzano in volo oppure penombra di milonghe con coppie allacciate nel tango. Daniele Granatelli in quei luoghi ha trascorso venticinque anni, l’ultimo quarto del secolo scorso. Ha pur visto splendidi scenari naturali e le più varie realtà umane, ma laggiù ha lavorato e vissuto. Nella sua scrittura asciutta che non indulge a romanticherie né cede a nostalgie, ci descrive con la concretezza, talvolta anche cruda, di chi le esperienze le ha vissute in prima persona, la realtà del lavoro, l’avventura e il ritmo incalzante degli eventi, in quei territori. Per molti sarà una sorpresa, per tutti motivo di riflessione sulla “applicazione pratica” della globalizzazione.
Una storia in cui si potrebbero riconoscere molti imprenditori o aziende liguri e italiane.
Africa… in molti di noi occidentali evoca il ghepardo lanciato all’inseguimento di una gazzella, leoni mollemente adagiati tra l’erba della savana, eco di tamburi lontani nel rosso di tramonti infuocati, America latina… grandi fiumi che scorrono tra muraglie di alberi altissimi, con stormi di uccelli coloratissimi che si alzano in volo oppure penombra di milonghe con coppie allacciate nel tango. Daniele Granatelli in quei luoghi ha trascorso venticinque anni, l’ultimo quarto del secolo scorso. Ha pur visto splendidi scenari naturali e le più varie realtà umane, ma laggiù ha lavorato e vissuto. Nella sua scrittura asciutta che non indulge a romanticherie né cede a nostalgie, ci descrive con la concretezza, talvolta anche cruda, di chi le esperienze le ha vissute in prima persona, la realtà del lavoro, l’avventura e il ritmo incalzante degli eventi, in quei territori. Per molti sarà una sorpresa, per tutti motivo di riflessione sulla “applicazione pratica” della globalizzazione.