Author: | Giuseppe Carlo Delli Santi | ISBN: | 1230001412871 |
Publisher: | DSR Editore | Publication: | November 3, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giuseppe Carlo Delli Santi |
ISBN: | 1230001412871 |
Publisher: | DSR Editore |
Publication: | November 3, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
E’ una storia per alcuni aspetti quasi “gotica”, certo violenta, perché violenta era la società dell’epoca e violento era Benvenuto Cellini. Quest’uomo dalle mani fatate quando realizzava opere di oreficeria e di scultura tout-court, era anche riconosciuto in tutta Europa come sopraffino spadaccino e autore di delitti, anche efferati, soprattutto a Roma, ma anche a Firenze e altrove. Il contesto storico è in ogni caso abbastanza attendibile e verificato e qui si muovono personaggi immaginari e una storia “minore” inventata, ma plausibile, nel quadro storico di riferimento. Sono altresì di fantasia e volutamente non citati nell’autobiografia di Cellini, “Vita”, molti personaggi minori, in particolare alcuni fra i presunti assistenti del Maestro fiorentino, in primis il protagonista Liano, poiché non si è voluto parafrasare lo scritto autobiografico predetto, fatta salva la “scena” della fusione del bronzo nella Bottega di Benvenuto, che non si poteva di certo discostare dalla verità autobiografica.
E’ una storia per alcuni aspetti quasi “gotica”, certo violenta, perché violenta era la società dell’epoca e violento era Benvenuto Cellini. Quest’uomo dalle mani fatate quando realizzava opere di oreficeria e di scultura tout-court, era anche riconosciuto in tutta Europa come sopraffino spadaccino e autore di delitti, anche efferati, soprattutto a Roma, ma anche a Firenze e altrove. Il contesto storico è in ogni caso abbastanza attendibile e verificato e qui si muovono personaggi immaginari e una storia “minore” inventata, ma plausibile, nel quadro storico di riferimento. Sono altresì di fantasia e volutamente non citati nell’autobiografia di Cellini, “Vita”, molti personaggi minori, in particolare alcuni fra i presunti assistenti del Maestro fiorentino, in primis il protagonista Liano, poiché non si è voluto parafrasare lo scritto autobiografico predetto, fatta salva la “scena” della fusione del bronzo nella Bottega di Benvenuto, che non si poteva di certo discostare dalla verità autobiografica.