Author: | AA. VV. | ISBN: | 9788849294491 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | October 12, 2015 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | AA. VV. |
ISBN: | 9788849294491 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | October 12, 2015 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
Una volta, circa settant’anni fa, al termine di un mio comizio in Piazza Cavour a Casale Monferrato contro la Democrazia Cristiana, il primo ministro di allora, on. Alcide De Gaspari, volle conoscermi, mi strinse la mano e disse: «Giovanotto, lei andrà lontano…». Risposi: «Non lo so. Andrò fin dove mi condurrà per mano il destino…». Giunto in vista del capolinea, mi rendo conto che mi sono toccate almeno quattro carriere, più o meno illustri: traduttore per Einaudi e consulente industriale per Adriano Olivetti; diplomatico internazionale a Parigi; deputato al Parlamento; professore universitario, avendo vinto il primo concorso a cattedra per la sociologia bandito in Italia nel 1960. Ora so che tre regole degli antichi padri mi hanno accompagnato: 1) nulla in eccesso (ne quid nimis); 2) fa’ quello che fai (age quod agis); 3) parla con te stesso (in interiore homine stat veritas). Senso del limite. Concentrazione. Vita interiore. In ogni cosa, massima energia, sapendo tuttavia, con il grande Seneca, che «vivere altro non è che ascoltarsi morire». Circa la coerenza, veda, scorrendo queste pagine, il mio paziente lettore. E non esiti a valutare, per conto suo. Dell’accordo eventuale e delle critiche, anche asperrime, lo ringrazio in anticipo. FRANCO FERRAROTTI è professore emerito di Sociologia all’Università La Sapienza di Roma e direttore della rivista La Critica sociologica. Con Nicola Abbagnano ha fondato nel 1951 i Quaderni di sociologia, che ha diretto fino al 1967. È stato tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d’Europa nel 1949, responsabile della divisione Facteurs sociaux dell’OCSE a Parigi e deputato indipendente al Parlamento italiano dal 1958 al 1963. Nominato Directeur d’études alla Maison des Sciences de l’Homme di Parigi nel 1978, è stato insignito del premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei nel 2001 e nominato Cavaliere di gran croce al merito della Repubblica dal presidente Ciampi nel 2005. Ha insegnato e condotto ricerche in molte università italiane e straniere e numerose sue pubblicazioni sono state tradotte all’estero.
Una volta, circa settant’anni fa, al termine di un mio comizio in Piazza Cavour a Casale Monferrato contro la Democrazia Cristiana, il primo ministro di allora, on. Alcide De Gaspari, volle conoscermi, mi strinse la mano e disse: «Giovanotto, lei andrà lontano…». Risposi: «Non lo so. Andrò fin dove mi condurrà per mano il destino…». Giunto in vista del capolinea, mi rendo conto che mi sono toccate almeno quattro carriere, più o meno illustri: traduttore per Einaudi e consulente industriale per Adriano Olivetti; diplomatico internazionale a Parigi; deputato al Parlamento; professore universitario, avendo vinto il primo concorso a cattedra per la sociologia bandito in Italia nel 1960. Ora so che tre regole degli antichi padri mi hanno accompagnato: 1) nulla in eccesso (ne quid nimis); 2) fa’ quello che fai (age quod agis); 3) parla con te stesso (in interiore homine stat veritas). Senso del limite. Concentrazione. Vita interiore. In ogni cosa, massima energia, sapendo tuttavia, con il grande Seneca, che «vivere altro non è che ascoltarsi morire». Circa la coerenza, veda, scorrendo queste pagine, il mio paziente lettore. E non esiti a valutare, per conto suo. Dell’accordo eventuale e delle critiche, anche asperrime, lo ringrazio in anticipo. FRANCO FERRAROTTI è professore emerito di Sociologia all’Università La Sapienza di Roma e direttore della rivista La Critica sociologica. Con Nicola Abbagnano ha fondato nel 1951 i Quaderni di sociologia, che ha diretto fino al 1967. È stato tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d’Europa nel 1949, responsabile della divisione Facteurs sociaux dell’OCSE a Parigi e deputato indipendente al Parlamento italiano dal 1958 al 1963. Nominato Directeur d’études alla Maison des Sciences de l’Homme di Parigi nel 1978, è stato insignito del premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei nel 2001 e nominato Cavaliere di gran croce al merito della Repubblica dal presidente Ciampi nel 2005. Ha insegnato e condotto ricerche in molte università italiane e straniere e numerose sue pubblicazioni sono state tradotte all’estero.