Author: | Franco Folino | ISBN: | 9788891131119 |
Publisher: | Youcanprint | Publication: | January 27, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Franco Folino |
ISBN: | 9788891131119 |
Publisher: | Youcanprint |
Publication: | January 27, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Se amate osservare la natura, nelle sue espressioni più primitive, semplici, lasciandovi ancora una volta stupire dalla sua bellezza, il Cile rappresenta per voi una meta di viaggio ideale. Un territorio che si lascia scoprire poco per volta, con fatica, ma regalando allo sguardo paesaggi continuamente diversi: dai ghiacciai del sud, alle aride distese desertiche dell’estremo nord.
La straordinaria eterogeneità biologica e geologica del paese è legata al suo sviluppo lungo l’asse nord-sud. Si tratta, infatti, del paese più “lungo” del mondo, con 4300 km che separano le sue estremità. Attraversata dal tropico del Capricorno a nord, sfiora i confini del circolo polare antartico a sud.
Al contrario la sua estensione media in direzione est-ovest è molto limitata, solo 180 km, ma anche in questo caso il paesaggio che unisce le due estremità del paese è tutt’altro che omogeneo. In questo breve intervallo di spazio si passa, infatti, dalle vette della cordigliera andina, la più alta di 6893 metri di altezza, fino alle lunghe spiagge della costa, lambite dall’oceano Pacifico.
La marcata diversità di latitudine delle differenti regioni del Cile rende ovviamente molto variabile il clima: mite tutto l’anno nel nord, gelido e impenetrabile negli inverni australi del sud. Le variazioni climatiche non seguono però solo una logica di latitudine. Va infatti considerata anche l’altitudine, che introduce un ulteriore elemento nella distribuzione delle precipitazioni e soprattutto nei cambiamenti delle temperature. Nella lettura di questo libro bisogna valutare che il nostro viaggio si è svolto nel corso dell’inverno, quindi tutti i commenti e le osservazioni si riferiscono a quel periodo climatico.
Viaggiare alla ricerca delle più spontanee e impetuose espressioni della natura è un desiderio che molti di noi hanno nel cuore. Questo libro racconta di un viaggio intrapreso con questo spirito, attraverso il grande nord del paese, dove tre elementi fondamentali della natura, nelle loro manifestazioni estreme, si contrappongono l’uno all’altro: il fuoco dei vulcani, la terra arida del deserto e l’acqua dell’oceano. Si percorre in auto la cordigliera andina, viaggiando tra i 3500 e i 4500 metri di altitudine, costellata da vulcani ancora attivi, lagune abitate da fenicotteri e laghi salati. Scendendo di quota ci si addentra poi nel deserto di Atacama, il più arido del pianeta, ma vivo e acceso da mille colori. Si scende infine lungo la costa sull’Oceano Pacifico, dove onde impetuose s’infrangono su alte scogliere e su lunghissime spiagge desolate.
Un viaggio segnato dalle diversità del paesaggio e da quelle climatiche, ma reso unicamente cileno dallo stretto contatto con la popolazione. Diversa anch’essa nel suo carattere: a volte riservato, quasi a voler proteggere il proprio territorio, altre volte più cordiale e aperto. Ma in fondo sempre caloroso e protettivo nei confronti del viaggiatore.
Se amate osservare la natura, nelle sue espressioni più primitive, semplici, lasciandovi ancora una volta stupire dalla sua bellezza, il Cile rappresenta per voi una meta di viaggio ideale. Un territorio che si lascia scoprire poco per volta, con fatica, ma regalando allo sguardo paesaggi continuamente diversi: dai ghiacciai del sud, alle aride distese desertiche dell’estremo nord.
La straordinaria eterogeneità biologica e geologica del paese è legata al suo sviluppo lungo l’asse nord-sud. Si tratta, infatti, del paese più “lungo” del mondo, con 4300 km che separano le sue estremità. Attraversata dal tropico del Capricorno a nord, sfiora i confini del circolo polare antartico a sud.
Al contrario la sua estensione media in direzione est-ovest è molto limitata, solo 180 km, ma anche in questo caso il paesaggio che unisce le due estremità del paese è tutt’altro che omogeneo. In questo breve intervallo di spazio si passa, infatti, dalle vette della cordigliera andina, la più alta di 6893 metri di altezza, fino alle lunghe spiagge della costa, lambite dall’oceano Pacifico.
La marcata diversità di latitudine delle differenti regioni del Cile rende ovviamente molto variabile il clima: mite tutto l’anno nel nord, gelido e impenetrabile negli inverni australi del sud. Le variazioni climatiche non seguono però solo una logica di latitudine. Va infatti considerata anche l’altitudine, che introduce un ulteriore elemento nella distribuzione delle precipitazioni e soprattutto nei cambiamenti delle temperature. Nella lettura di questo libro bisogna valutare che il nostro viaggio si è svolto nel corso dell’inverno, quindi tutti i commenti e le osservazioni si riferiscono a quel periodo climatico.
Viaggiare alla ricerca delle più spontanee e impetuose espressioni della natura è un desiderio che molti di noi hanno nel cuore. Questo libro racconta di un viaggio intrapreso con questo spirito, attraverso il grande nord del paese, dove tre elementi fondamentali della natura, nelle loro manifestazioni estreme, si contrappongono l’uno all’altro: il fuoco dei vulcani, la terra arida del deserto e l’acqua dell’oceano. Si percorre in auto la cordigliera andina, viaggiando tra i 3500 e i 4500 metri di altitudine, costellata da vulcani ancora attivi, lagune abitate da fenicotteri e laghi salati. Scendendo di quota ci si addentra poi nel deserto di Atacama, il più arido del pianeta, ma vivo e acceso da mille colori. Si scende infine lungo la costa sull’Oceano Pacifico, dove onde impetuose s’infrangono su alte scogliere e su lunghissime spiagge desolate.
Un viaggio segnato dalle diversità del paesaggio e da quelle climatiche, ma reso unicamente cileno dallo stretto contatto con la popolazione. Diversa anch’essa nel suo carattere: a volte riservato, quasi a voler proteggere il proprio territorio, altre volte più cordiale e aperto. Ma in fondo sempre caloroso e protettivo nei confronti del viaggiatore.