Author: | Pia Pera | ISBN: | 9788833312842 |
Publisher: | Ponte alle Grazie | Publication: | May 2, 2019 |
Imprint: | Ponte alle Grazie | Language: | Italian |
Author: | Pia Pera |
ISBN: | 9788833312842 |
Publisher: | Ponte alle Grazie |
Publication: | May 2, 2019 |
Imprint: | Ponte alle Grazie |
Language: | Italian |
«Coltivando la pace interiore in un orto casalingo, per magia ci possiamo ritrovare ad aver contribuito alla pace sociale... Pia sapeva bene che prendersi cura di fiori e ortaggi non è solo un gesto giardiniero, ma aiuta anche i cuori più aridi a coltivare la propria anima.»
Io Donna - Serena Dandini
Dal 2006 al 2016, Pia Pera ha tenuto una rubrica per Gardenia, la più importante rivista italiana sui giardini. Era ospitata nell’ultima pagina e portava il titolo di «Apprendista di felicità»: raccontava incontri, riflessioni, esperienze ed emozioni in giardino. Questa rubrica – seguitissima dai lettori che cominciavano a sfogliare il giornale dal fondo – discendeva dal suo primo libro sul giardino, L’orto di un perdigiorno, che aveva dato appunto avvio all’apprendistato di questa ortolana improvvisata: Pia Pera aveva lasciato l’inquietudine della metropoli per rifugiarsi nel podere di famiglia e costruire dal nulla il Suo giardino, coltivare sé stessa, riempire la dispensa di ortaggi e serenità. Dalla fioritura delle rose a Wislawa Szymborska, da una potatura ardita a Masanobu Fukuoka, dall’esaltazione dei temporali agostani a Madame de Lafayette, dalle succose more di gelso a Puškin, dai bagni notturni nello stagno a Čechov: la penna di Pia Pera si muove tra botanica e letteratura, la trama e l’ordito della tela alla quale ha lavorato con sapienza in questi dieci anni nel tentativo – sempre riuscito - di connettere fiori foglie frutti al sentire, all’amare, al soffrire. Perché, come diceva, in giardino si incarna «il nostro antico cercare, tra le piante, la vita».
Questa raccolta - curata da Emanuela Rosa-Clot, direttrice di Gardenia - è il suo frutto tardivo. Un dono per i suoi lettori, per i cercatori di felicità.
«Coltivando la pace interiore in un orto casalingo, per magia ci possiamo ritrovare ad aver contribuito alla pace sociale... Pia sapeva bene che prendersi cura di fiori e ortaggi non è solo un gesto giardiniero, ma aiuta anche i cuori più aridi a coltivare la propria anima.»
Io Donna - Serena Dandini
Dal 2006 al 2016, Pia Pera ha tenuto una rubrica per Gardenia, la più importante rivista italiana sui giardini. Era ospitata nell’ultima pagina e portava il titolo di «Apprendista di felicità»: raccontava incontri, riflessioni, esperienze ed emozioni in giardino. Questa rubrica – seguitissima dai lettori che cominciavano a sfogliare il giornale dal fondo – discendeva dal suo primo libro sul giardino, L’orto di un perdigiorno, che aveva dato appunto avvio all’apprendistato di questa ortolana improvvisata: Pia Pera aveva lasciato l’inquietudine della metropoli per rifugiarsi nel podere di famiglia e costruire dal nulla il Suo giardino, coltivare sé stessa, riempire la dispensa di ortaggi e serenità. Dalla fioritura delle rose a Wislawa Szymborska, da una potatura ardita a Masanobu Fukuoka, dall’esaltazione dei temporali agostani a Madame de Lafayette, dalle succose more di gelso a Puškin, dai bagni notturni nello stagno a Čechov: la penna di Pia Pera si muove tra botanica e letteratura, la trama e l’ordito della tela alla quale ha lavorato con sapienza in questi dieci anni nel tentativo – sempre riuscito - di connettere fiori foglie frutti al sentire, all’amare, al soffrire. Perché, come diceva, in giardino si incarna «il nostro antico cercare, tra le piante, la vita».
Questa raccolta - curata da Emanuela Rosa-Clot, direttrice di Gardenia - è il suo frutto tardivo. Un dono per i suoi lettori, per i cercatori di felicità.