Author: | Jacques Attali | ISBN: | 9788864114576 |
Publisher: | Fazi Editore | Publication: | April 30, 2012 |
Imprint: | Fazi Editore | Language: | Italian |
Author: | Jacques Attali |
ISBN: | 9788864114576 |
Publisher: | Fazi Editore |
Publication: | April 30, 2012 |
Imprint: | Fazi Editore |
Language: | Italian |
Come sarà il mondo nel 2060? E cosa accadrà nei prossimi cinquant’anni? Nell’immediato futuro dovremo affrontare il terrorismo e il fondamentalismo religioso, il surriscaldamento del pianeta e l’esaurimento delle risorse, l’ascesa di nuove potenze e il declino dello stile di vita occidentale. Ma questo è niente, paragonato a ciò che ci aspetta più avanti. La globalizzazione? Sostituita da un iperimpero che controllerà politicamente, e non solo economicamente, un mondo policentrico. Le guerre locali e nazionali? Inglobate da un iperconflitto dagli effetti inimmaginabili. E la gente comune? Sarà costretta a spostarsi in ogni angolo della terra per seguire le regole del mercato, innescando così una catena inesauribile di lotte fra nomadi e sedentari. Dunque tutto è perduto? Forse no, perché – dice Attali – il domani dipende da come intendiamo usare ora le innovazioni tecnologiche che abbiamo a disposizione. E da quanto sapremo condividere con gli altri le nostre capacità, soprattutto quelle creative. Solo se riusciremo a percorrere questa via (e a resistere a un cinquantennio costellato di enormi ostacoli), arriveremo alla fase finale: un’iperdemocrazia estesa a livello planetario, stavolta a beneficio di tutti. Pagine profetiche, visionarie e al tempo stesso realistiche e concrete, quelle di Attali, che ci inchiodano alle nostre responsabilità e alle conseguenze delle scelte politiche dell’oggi. Bestseller in Francia (250.000 copie) già tradotto in quindici lingue, Breve storia del futuro contiene nella presente edizione un piccolo omaggio ai lettori italiani: una sintetica ma incisiva analisi del possibile ruolo del Belpaese nei decenni a venire.
Come sarà il mondo nel 2060? E cosa accadrà nei prossimi cinquant’anni? Nell’immediato futuro dovremo affrontare il terrorismo e il fondamentalismo religioso, il surriscaldamento del pianeta e l’esaurimento delle risorse, l’ascesa di nuove potenze e il declino dello stile di vita occidentale. Ma questo è niente, paragonato a ciò che ci aspetta più avanti. La globalizzazione? Sostituita da un iperimpero che controllerà politicamente, e non solo economicamente, un mondo policentrico. Le guerre locali e nazionali? Inglobate da un iperconflitto dagli effetti inimmaginabili. E la gente comune? Sarà costretta a spostarsi in ogni angolo della terra per seguire le regole del mercato, innescando così una catena inesauribile di lotte fra nomadi e sedentari. Dunque tutto è perduto? Forse no, perché – dice Attali – il domani dipende da come intendiamo usare ora le innovazioni tecnologiche che abbiamo a disposizione. E da quanto sapremo condividere con gli altri le nostre capacità, soprattutto quelle creative. Solo se riusciremo a percorrere questa via (e a resistere a un cinquantennio costellato di enormi ostacoli), arriveremo alla fase finale: un’iperdemocrazia estesa a livello planetario, stavolta a beneficio di tutti. Pagine profetiche, visionarie e al tempo stesso realistiche e concrete, quelle di Attali, che ci inchiodano alle nostre responsabilità e alle conseguenze delle scelte politiche dell’oggi. Bestseller in Francia (250.000 copie) già tradotto in quindici lingue, Breve storia del futuro contiene nella presente edizione un piccolo omaggio ai lettori italiani: una sintetica ma incisiva analisi del possibile ruolo del Belpaese nei decenni a venire.