Author: | Stefano Rolando | ISBN: | 9788823876071 |
Publisher: | Egea | Publication: | January 15, 2014 |
Imprint: | Egea | Language: | Italian |
Author: | Stefano Rolando |
ISBN: | 9788823876071 |
Publisher: | Egea |
Publication: | January 15, 2014 |
Imprint: | Egea |
Language: | Italian |
Spazio di espressione sociale, ma anche voce del potere, la comunicazione pubblica ereditata dal secolo scorso oggi in crisi finanziaria e strategica e chiede un nuovo paradigma che immagini Stato e societ in una condizione di rapporto non pi verticale e Ça una viaČ, ma orizzontale e interattivo. In altri termini, il passaggio da propaganda a partecipazione. Il testo ripercorre le ragioni di questa crisi e si pone alla ricerca di una via di uscita, per lŐItalia e per lŐEuropa, che sappia soddisfare la domanda di un sistema pubblico pi relazionale e di servizio. Un percorso che deve tuttavia fare i conti con la debolezza del cambiamento oggettivo delle pubbliche amministrazioni, ancora nelle mani della cultura giuridica del controllo e poco alimentate managerialmente dalla cultura economica dello sviluppo e dalla cultura sociale della relazione. Le riflessioni svolte Đ in un approccio volutamente vicino alla conversazione Đ vanno nella prospettiva di una comunicazione pubblica che, per accompagnare i rapporti tra istituzioni e societ nel campo sia della solidariet sia della competitivit, non pu contare solo su norme, decreti, trovate tecnologiche, ma ha grande bisogno di una formazione diffusa e qualificata che riparta da un ripensamento strutturale del valore della democrazia.
Spazio di espressione sociale, ma anche voce del potere, la comunicazione pubblica ereditata dal secolo scorso oggi in crisi finanziaria e strategica e chiede un nuovo paradigma che immagini Stato e societ in una condizione di rapporto non pi verticale e Ça una viaČ, ma orizzontale e interattivo. In altri termini, il passaggio da propaganda a partecipazione. Il testo ripercorre le ragioni di questa crisi e si pone alla ricerca di una via di uscita, per lŐItalia e per lŐEuropa, che sappia soddisfare la domanda di un sistema pubblico pi relazionale e di servizio. Un percorso che deve tuttavia fare i conti con la debolezza del cambiamento oggettivo delle pubbliche amministrazioni, ancora nelle mani della cultura giuridica del controllo e poco alimentate managerialmente dalla cultura economica dello sviluppo e dalla cultura sociale della relazione. Le riflessioni svolte Đ in un approccio volutamente vicino alla conversazione Đ vanno nella prospettiva di una comunicazione pubblica che, per accompagnare i rapporti tra istituzioni e societ nel campo sia della solidariet sia della competitivit, non pu contare solo su norme, decreti, trovate tecnologiche, ma ha grande bisogno di una formazione diffusa e qualificata che riparta da un ripensamento strutturale del valore della democrazia.