Author: | Alessandra Farina | ISBN: | 9788827532423 |
Publisher: | Publisher s20109 | Publication: | December 11, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Alessandra Farina |
ISBN: | 9788827532423 |
Publisher: | Publisher s20109 |
Publication: | December 11, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Con questo libro s’intende dare un quadro d'insieme storico e contemporaneo dell'evoluzione della donna iraniana nella società, soffermandosi in particolare sul ruolo politico e istituzionale. Un percorso difficile quello delle donne iraniane, portate in un primo momento ad una occidentalizzazione forzata, e ad un estremo e obbligatorio laicismo dello Stato e della società, sotto il regime dello Shah, per poi passare con la Rivoluzione del 1979 e all'instaurazione della “Repubblica islamica”, segnata da un ritorno all'Islam e ai suoi princìpi. La rivoluzione si è potuta realizzare in gran parte per merito delle donne stesse, contro le quali i religiosi al potere si sono successivamente accaniti. L'oppressione femminile è proseguita con il regime di Khatami, salito al potere nel 1997, nel quale furono adottate nuove severissime politiche sia nel campo dell'istruzione che della sanità. La politica di discriminazione di molti contesti del medioriente islamico in Iran ha avuto probabilmente più peso che altrove: obbligo del velo, diritto unilaterale dell'uomo al divorzio e alla poligamia, divieto di esercizio della funzione di giudice o di ricoprire alte cariche politiche e il codice penale islamico, nel quale la vita della donna vale la metà di quella dell'uomo. Nell'Iran contemporaneo la presa di coscienza femminile ha fatto grandi passi. Le donne sono la forza sociale e la più consapevole, dinamica e legittima critica al sistema costituito.
Con questo libro s’intende dare un quadro d'insieme storico e contemporaneo dell'evoluzione della donna iraniana nella società, soffermandosi in particolare sul ruolo politico e istituzionale. Un percorso difficile quello delle donne iraniane, portate in un primo momento ad una occidentalizzazione forzata, e ad un estremo e obbligatorio laicismo dello Stato e della società, sotto il regime dello Shah, per poi passare con la Rivoluzione del 1979 e all'instaurazione della “Repubblica islamica”, segnata da un ritorno all'Islam e ai suoi princìpi. La rivoluzione si è potuta realizzare in gran parte per merito delle donne stesse, contro le quali i religiosi al potere si sono successivamente accaniti. L'oppressione femminile è proseguita con il regime di Khatami, salito al potere nel 1997, nel quale furono adottate nuove severissime politiche sia nel campo dell'istruzione che della sanità. La politica di discriminazione di molti contesti del medioriente islamico in Iran ha avuto probabilmente più peso che altrove: obbligo del velo, diritto unilaterale dell'uomo al divorzio e alla poligamia, divieto di esercizio della funzione di giudice o di ricoprire alte cariche politiche e il codice penale islamico, nel quale la vita della donna vale la metà di quella dell'uomo. Nell'Iran contemporaneo la presa di coscienza femminile ha fatto grandi passi. Le donne sono la forza sociale e la più consapevole, dinamica e legittima critica al sistema costituito.