Author: | Carlo Ruga Riva | ISBN: | 9788892158603 |
Publisher: | Giappichelli Editore | Publication: | May 21, 2015 |
Imprint: | Giappichelli Editore | Language: | Italian |
Author: | Carlo Ruga Riva |
ISBN: | 9788892158603 |
Publisher: | Giappichelli Editore |
Publication: | May 21, 2015 |
Imprint: | Giappichelli Editore |
Language: | Italian |
La l. n. 68/2015 ha introdotto nel codice penale un nuovo titolo VI-bis, dedicato ai delitti contro l'ambiente, creando una sorta di minicodificazione “verde che tocca vari profili. Si prevedono nuovi delitti (inquinamento ambientale, morti o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività , impedimento del controllo, omessa bonifica); nuove circostanze aggravanti rispetto all'associazione a delinquere e alla associazione di tipo mafioso aggravate dalla commissione di reati ambientali, nonchè un'aggravante più ampia laddove qualsiasi reato sia commesso al fine di commettere delitti ambientali o dalla cui realizzazione consegua un qualunque illecito ambientale; si estende ai nuovi delitti (o a taluni di essi) la disciplina della confisca (anche per equivalente ed anche di valori ingiustificati), della responsabilità da reato dell'ente e della pena accessoria della incapacità di contrattare con la p.a.; si prevede l'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi e una consistente attenuante in caso di ravvedimento operoso.La legge di riforma interviene inoltre sugli artt. 257 e 260 del d.lgs. n. 152/2006 e sulla l. n. 150/1992 in tema di commercio di specie animali e vegetali in via di estinzione.Infine, la l. n. 68/2015 introduce nel corpo del d.lgs. n. 152/2006 una nuova parte (sesta-bis), consentendo a determinate condizioni l'estinzione delle contravvenzioni ambientali che non abbiano cagionato danno o pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali.La nuova legge esprime in definitiva una direttrice di notevole rigore sanzionatorio per i fatti di inquinanento più gravi, mentre apre ad esiti di non punibilità per le contravvenzioni concretamente non offensive.
La l. n. 68/2015 ha introdotto nel codice penale un nuovo titolo VI-bis, dedicato ai delitti contro l'ambiente, creando una sorta di minicodificazione “verde che tocca vari profili. Si prevedono nuovi delitti (inquinamento ambientale, morti o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività , impedimento del controllo, omessa bonifica); nuove circostanze aggravanti rispetto all'associazione a delinquere e alla associazione di tipo mafioso aggravate dalla commissione di reati ambientali, nonchè un'aggravante più ampia laddove qualsiasi reato sia commesso al fine di commettere delitti ambientali o dalla cui realizzazione consegua un qualunque illecito ambientale; si estende ai nuovi delitti (o a taluni di essi) la disciplina della confisca (anche per equivalente ed anche di valori ingiustificati), della responsabilità da reato dell'ente e della pena accessoria della incapacità di contrattare con la p.a.; si prevede l'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi e una consistente attenuante in caso di ravvedimento operoso.La legge di riforma interviene inoltre sugli artt. 257 e 260 del d.lgs. n. 152/2006 e sulla l. n. 150/1992 in tema di commercio di specie animali e vegetali in via di estinzione.Infine, la l. n. 68/2015 introduce nel corpo del d.lgs. n. 152/2006 una nuova parte (sesta-bis), consentendo a determinate condizioni l'estinzione delle contravvenzioni ambientali che non abbiano cagionato danno o pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali.La nuova legge esprime in definitiva una direttrice di notevole rigore sanzionatorio per i fatti di inquinanento più gravi, mentre apre ad esiti di non punibilità per le contravvenzioni concretamente non offensive.