Author: | Antonella Speciale, Emanuele Verrocchi | ISBN: | 9788896643631 |
Publisher: | Dissensi Edizioni | Publication: | November 16, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Antonella Speciale, Emanuele Verrocchi |
ISBN: | 9788896643631 |
Publisher: | Dissensi Edizioni |
Publication: | November 16, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
In questo viaggio ogni lettore potrà cogliere spunti per riflettere su ciò che è il carcere.
Il carcere è fatto di mura, ferro, sbarre, sporcizia, violenza. Dunque Io non so se le leggi sono giuste / o se le leggi sono ingiuste; so che sono emanate da un potere, so come è fatto un carcere e mi sembra assurdo che vi vivano dentro degli innocenti, vi crescano dei ragazzi o giovani adulti, vi seppelliscano vivi fino alla morte biologica persone cambiate, e persino per i veri colpevoli, trovo ingiusto questo dispositivo degenerante per la persona e cercherei di impiegare i fondi per costruire strutture alternative da organizzare responsabilmente, con personale di tutt’altra formazione e mentalità.
La persona che si è macchiata di uno o più reati va aiutata per essere restituita migliore, non peggiore, ed è argomento di tutti, è figlia di tutto il nostro Paese. Nel rispetto delle vittime, che vanno in primis e sempre tutelate.
Credo fermamente che l’errore, il male, attraverso il male non possa essere curato: questo è un assurdo, che rincara la dose, e sono convinta che solo il perdono possa redimerlo.
Dunque che la compassione, anzi, che la pietà non vi sia di vergogna.
In questo viaggio ogni lettore potrà cogliere spunti per riflettere su ciò che è il carcere.
Il carcere è fatto di mura, ferro, sbarre, sporcizia, violenza. Dunque Io non so se le leggi sono giuste / o se le leggi sono ingiuste; so che sono emanate da un potere, so come è fatto un carcere e mi sembra assurdo che vi vivano dentro degli innocenti, vi crescano dei ragazzi o giovani adulti, vi seppelliscano vivi fino alla morte biologica persone cambiate, e persino per i veri colpevoli, trovo ingiusto questo dispositivo degenerante per la persona e cercherei di impiegare i fondi per costruire strutture alternative da organizzare responsabilmente, con personale di tutt’altra formazione e mentalità.
La persona che si è macchiata di uno o più reati va aiutata per essere restituita migliore, non peggiore, ed è argomento di tutti, è figlia di tutto il nostro Paese. Nel rispetto delle vittime, che vanno in primis e sempre tutelate.
Credo fermamente che l’errore, il male, attraverso il male non possa essere curato: questo è un assurdo, che rincara la dose, e sono convinta che solo il perdono possa redimerlo.
Dunque che la compassione, anzi, che la pietà non vi sia di vergogna.