Author: | Antonio Gramsci | ISBN: | 9788868433246 |
Publisher: | Donzelli Editore | Publication: | June 26, 2015 |
Imprint: | Donzelli Editore | Language: | Italian |
Author: | Antonio Gramsci |
ISBN: | 9788868433246 |
Publisher: | Donzelli Editore |
Publication: | June 26, 2015 |
Imprint: | Donzelli Editore |
Language: | Italian |
«Il moderno Principe. Sotto questo titolo potranno raccogliersi tutti gli spunti di scienza politica che possono concorrere alla formazione di un lavoro concepito e organizzato sul tipo del Principe di Machiavelli». Siamo agli inizi del 1932: Gramsci ha ormai preso la decisione di dedicare uno dei suoi Quaderni del carcere a una riflessione sul partito politico rivoluzionario e sulla lotta per l’egemonia. Nel 1930 aveva schizzato la prima idea di «un libro che traesse dalle dottrine marxiste un sistema ordinato di politica attuale del tipo Principe. L’argomento sarebbe il partito politico, nei suoi rapporti con le classi e con lo Stato: non il partito come categoria sociologica, ma il partito che vuole fondare lo Stato». Incarcerato alla fine del 1926, condannato dal Tribunale speciale nel 1928, Gramsci ha cominciato a lavorare ai Quaderni a gennaio del 1929. Ma il tema del «moderno Principe» non fa parte del progetto iniziale. Perché, a un certo punto della sua vicenda intellettuale e umana, Gramsci decide di concentrare la sua attenzione su questo tema? Si tratta di un puro esercizio di studio, o la sua riflessione ha origini, urgenze, obiettivi di natura politica attuale? Insomma: per chi è scritto, questo Quaderno 13? E soprattutto, contro chi è scritto? La risposta richiede un lavoro di decifrazione. Le note si riferiscono infatti a un materiale complesso, che va da Machiavelli a Marx, da Lenin a Bucharin, da Gioberti a Gentile (e Mussolini), da Sorel a Croce. Di più: quelle pagine sono scritte «in cifra», e non solo per sfuggire alla censura carceraria: anche per poter affrontare questioni delicatissime all’interno del suo stesso campo. Al meticoloso lavoro di decifrazione si dedica questa edizione fittamente annotata, curata da Carmine Donzelli. I concetti di crisi organica, rivoluzione passiva, egemonia, blocco storico non sono pure riflessioni teoriche: sono armi di lotta politica, contro l’avversario «di classe», ma anche contro i nemici interni. E se tra questi vi fossero anche coloro che si stanno adoperando per tenerlo in carcere? E se fosse proprio Togliatti uno degli antagonisti di questo Quaderno 13?
«Il moderno Principe. Sotto questo titolo potranno raccogliersi tutti gli spunti di scienza politica che possono concorrere alla formazione di un lavoro concepito e organizzato sul tipo del Principe di Machiavelli». Siamo agli inizi del 1932: Gramsci ha ormai preso la decisione di dedicare uno dei suoi Quaderni del carcere a una riflessione sul partito politico rivoluzionario e sulla lotta per l’egemonia. Nel 1930 aveva schizzato la prima idea di «un libro che traesse dalle dottrine marxiste un sistema ordinato di politica attuale del tipo Principe. L’argomento sarebbe il partito politico, nei suoi rapporti con le classi e con lo Stato: non il partito come categoria sociologica, ma il partito che vuole fondare lo Stato». Incarcerato alla fine del 1926, condannato dal Tribunale speciale nel 1928, Gramsci ha cominciato a lavorare ai Quaderni a gennaio del 1929. Ma il tema del «moderno Principe» non fa parte del progetto iniziale. Perché, a un certo punto della sua vicenda intellettuale e umana, Gramsci decide di concentrare la sua attenzione su questo tema? Si tratta di un puro esercizio di studio, o la sua riflessione ha origini, urgenze, obiettivi di natura politica attuale? Insomma: per chi è scritto, questo Quaderno 13? E soprattutto, contro chi è scritto? La risposta richiede un lavoro di decifrazione. Le note si riferiscono infatti a un materiale complesso, che va da Machiavelli a Marx, da Lenin a Bucharin, da Gioberti a Gentile (e Mussolini), da Sorel a Croce. Di più: quelle pagine sono scritte «in cifra», e non solo per sfuggire alla censura carceraria: anche per poter affrontare questioni delicatissime all’interno del suo stesso campo. Al meticoloso lavoro di decifrazione si dedica questa edizione fittamente annotata, curata da Carmine Donzelli. I concetti di crisi organica, rivoluzione passiva, egemonia, blocco storico non sono pure riflessioni teoriche: sono armi di lotta politica, contro l’avversario «di classe», ma anche contro i nemici interni. E se tra questi vi fossero anche coloro che si stanno adoperando per tenerlo in carcere? E se fosse proprio Togliatti uno degli antagonisti di questo Quaderno 13?