Il nipote di Wittgenstein

Un’amicizia

Fiction & Literature
Cover of the book Il nipote di Wittgenstein by Thomas Bernhard, Adelphi
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Thomas Bernhard ISBN: 9788845971730
Publisher: Adelphi Publication: October 30, 2013
Imprint: Adelphi Language: Italian
Author: Thomas Bernhard
ISBN: 9788845971730
Publisher: Adelphi
Publication: October 30, 2013
Imprint: Adelphi
Language: Italian

Paul Wittgenstein, nipote del filosofo «il cui "Tractatus logico-philosophicus" è ben noto in tutto il mondo scientifico e più ancora in tutto il mondo pseudoscientifico», fu per lunghi anni amico di Thomas Bernhard. Uomo sensibilissimo, inadatto al mondo, nutrito da una passione «esclusiva e spietata» per la musica, ma anche per l’automobilismo, dissipò con furia la sua fortuna sino a ridursi «per la maggior parte della sua vita» all’indigenza. «Partorito come un malato mentale», convisse con questa malattia «fino alla morte con la massima naturalezza, così come gli altri vivono senza una simile malattia mentale». Usava dire a Bernhard: «Duecento amici verranno al mio funerale e tu dovrai tenere un discorso sulla mia tomba». Quando Paul Wittgenstein morì, solo otto o nove persone andarono al suo funerale. In quel momento, Bernhard era a Creta. Ma, in certo modo, questo libro ha preso il posto di quel discorso che non venne mai pronunciato. Bernhard vi ha disegnato un ritratto delicato e terribile, spesso increspato da una selvaggia comicità. E insieme ha ritratto se stesso, come in un ulteriore frammento della sua autobiografia, sullo sfondo della Vienna inconsistente e ciarliera dei nostri anni. Agli estremi opposti dell’inermità e della forza, sussiste infatti una corrispondenza fra il narratore Bernhard e il suo amico, per lo meno nella «insana ferocia» nei confronti di se stessi «e di tutto». Corrispondenza che qui Bernhard spinge, come sempre, alle ultime conseguenze: «L’unica differenza tra Paul e me è che Paul si è lasciato completamente dominare dalla sua pazzia, si è calato, se così si può dire, nella sua pazzia e io invece no, io non mi sono mai lasciato dominare completamente dalla mia pazzia, peraltro non meno grande della sua; per tutta la vita io ho sfruttato la mia pazzia, l’ho dominata, al contrario di Paul che non ha mai dominato la sua pazzia io la mia pazzia l’ho sempre dominata e può darsi che proprio per questo motivo la mia pazzia sia perfino più pazza di quella di Paul». "Il nipote di Wittgenstein" è stato pubblicato nel 1982.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Paul Wittgenstein, nipote del filosofo «il cui "Tractatus logico-philosophicus" è ben noto in tutto il mondo scientifico e più ancora in tutto il mondo pseudoscientifico», fu per lunghi anni amico di Thomas Bernhard. Uomo sensibilissimo, inadatto al mondo, nutrito da una passione «esclusiva e spietata» per la musica, ma anche per l’automobilismo, dissipò con furia la sua fortuna sino a ridursi «per la maggior parte della sua vita» all’indigenza. «Partorito come un malato mentale», convisse con questa malattia «fino alla morte con la massima naturalezza, così come gli altri vivono senza una simile malattia mentale». Usava dire a Bernhard: «Duecento amici verranno al mio funerale e tu dovrai tenere un discorso sulla mia tomba». Quando Paul Wittgenstein morì, solo otto o nove persone andarono al suo funerale. In quel momento, Bernhard era a Creta. Ma, in certo modo, questo libro ha preso il posto di quel discorso che non venne mai pronunciato. Bernhard vi ha disegnato un ritratto delicato e terribile, spesso increspato da una selvaggia comicità. E insieme ha ritratto se stesso, come in un ulteriore frammento della sua autobiografia, sullo sfondo della Vienna inconsistente e ciarliera dei nostri anni. Agli estremi opposti dell’inermità e della forza, sussiste infatti una corrispondenza fra il narratore Bernhard e il suo amico, per lo meno nella «insana ferocia» nei confronti di se stessi «e di tutto». Corrispondenza che qui Bernhard spinge, come sempre, alle ultime conseguenze: «L’unica differenza tra Paul e me è che Paul si è lasciato completamente dominare dalla sua pazzia, si è calato, se così si può dire, nella sua pazzia e io invece no, io non mi sono mai lasciato dominare completamente dalla mia pazzia, peraltro non meno grande della sua; per tutta la vita io ho sfruttato la mia pazzia, l’ho dominata, al contrario di Paul che non ha mai dominato la sua pazzia io la mia pazzia l’ho sempre dominata e può darsi che proprio per questo motivo la mia pazzia sia perfino più pazza di quella di Paul». "Il nipote di Wittgenstein" è stato pubblicato nel 1982.

More books from Adelphi

Cover of the book Per una enciclopedia di autori classici by Thomas Bernhard
Cover of the book Chiamate telefoniche by Thomas Bernhard
Cover of the book Dopo Nietzsche by Thomas Bernhard
Cover of the book Le battute memorabili di Feynman by Thomas Bernhard
Cover of the book «Se mi vede Cecchi, sono fritto» by Thomas Bernhard
Cover of the book Jakob von Gunten by Thomas Bernhard
Cover of the book Stella distante by Thomas Bernhard
Cover of the book Parigi o cara by Thomas Bernhard
Cover of the book I sotterranei del Majestic by Thomas Bernhard
Cover of the book Propizio è avere ove recarsi by Thomas Bernhard
Cover of the book Kim by Thomas Bernhard
Cover of the book Il gioco del panino by Thomas Bernhard
Cover of the book Puck il folletto by Thomas Bernhard
Cover of the book Hilarotragoedia by Thomas Bernhard
Cover of the book Uncle Vanya by Thomas Bernhard
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy