Non si deve pensare al passaggio tra Medioevo e Rinascimento come a una rottura brusca e a un totale cambio di paradigma; non si deve pensare al Medioevo come a un’epoca dominata dal pensiero di Aristotele e all’umanesimo come all’era della riscoperta di Platone. Da un lato continua nel XV secolo la tradizione della scolastica matura e la stessa riflessione su Aristotele assume forme ignote ai secoli precedenti. Proprio in quest’epoca si affermano due fiorenti scuole di rinascita aristotelica, l’alessandrinista e l’averroista. Dall’altro personaggi come Pico della Mirandola cercano di mostrare l’unità tra Aristotele e Platone. Come pure non si può pensare al Medioevo come a un’epoca teologica e all’umanesimo come epoca di valori laici, al contrario con Marsilio Ficino e l’Accademia platonica si affermano nuove forme di religiosità, non meno intense di quelle medievali. Semmai, per certi aspetti, il Rinascimento sostituisce a certe forme di “razionalismo” medievale forme di fideismo ben più accese. Tra i grandi meriti dell’umanesimo vi sono un nuovo senso della filologia, grazie all’elaborazione di un concetto di traduzione più duttile e criticamente avveduto, pur coi suoi limiti e i suoi paradossi, e una nuova concezione del rapporto uomo-Dio-mondo, indubbiamente antropocentrica, dove l’uomo, senza sostituirsi a Dio, diventa però centro attivo, protagonista del dramma religioso, mediatore tra Dio e il mondo. In questo ebook viene descritta un’epoca di transizione in cui vengono a confliggere e a comporsi al tempo stesso i fermenti di due epoche, e in cui il pensiero filosofico riceve una scossa decisiva sia dal profilarsi di nuovi mondi sia delle nuove possibilità di circolazione e diffusione dovute all’invenzione della stampa.
Non si deve pensare al passaggio tra Medioevo e Rinascimento come a una rottura brusca e a un totale cambio di paradigma; non si deve pensare al Medioevo come a un’epoca dominata dal pensiero di Aristotele e all’umanesimo come all’era della riscoperta di Platone. Da un lato continua nel XV secolo la tradizione della scolastica matura e la stessa riflessione su Aristotele assume forme ignote ai secoli precedenti. Proprio in quest’epoca si affermano due fiorenti scuole di rinascita aristotelica, l’alessandrinista e l’averroista. Dall’altro personaggi come Pico della Mirandola cercano di mostrare l’unità tra Aristotele e Platone. Come pure non si può pensare al Medioevo come a un’epoca teologica e all’umanesimo come epoca di valori laici, al contrario con Marsilio Ficino e l’Accademia platonica si affermano nuove forme di religiosità, non meno intense di quelle medievali. Semmai, per certi aspetti, il Rinascimento sostituisce a certe forme di “razionalismo” medievale forme di fideismo ben più accese. Tra i grandi meriti dell’umanesimo vi sono un nuovo senso della filologia, grazie all’elaborazione di un concetto di traduzione più duttile e criticamente avveduto, pur coi suoi limiti e i suoi paradossi, e una nuova concezione del rapporto uomo-Dio-mondo, indubbiamente antropocentrica, dove l’uomo, senza sostituirsi a Dio, diventa però centro attivo, protagonista del dramma religioso, mediatore tra Dio e il mondo. In questo ebook viene descritta un’epoca di transizione in cui vengono a confliggere e a comporsi al tempo stesso i fermenti di due epoche, e in cui il pensiero filosofico riceve una scossa decisiva sia dal profilarsi di nuovi mondi sia delle nuove possibilità di circolazione e diffusione dovute all’invenzione della stampa.