Il Settecento segna un cambiamento di ritmo nello sviluppo della storia” (Eco). La rivoluzione americana e quella francese disegnano una geografia politica non troppo distante da quella attuale, esse “scoppiano” perché sparigliano le regole secolari, già incrinate certo, ma giunte a un punto di non ritorno, della società intera e dei suoi valori, e delle sue gerarchie. La modernità avanza mentre si scava a Ercolano e Pompei, trovando e “scoprendo” un mondo intatto e antico, un repertorio infinito di statue, mosaici, pitture che va a nutrire il gusto e la fantasia degli artisti e di una intera società, già sensibile al richiamo di un esotismo orientale che detta le regole del gusto protoindustriale delle manifatture di arazzi e porcellane. Il secolo dell’Encyclopédie – enorme impresa intellettuale, commerciale, materiale, artistica – si srotola fra contraddizioni e tinte forti, e basta un elenco molto scarno di nomi per alludere alla sua straordinaria complessità: Kant, Mozart, Vivaldi, Bach, Tiepolo, Chardin, David, Canova; e poi Goldoni, Rameau, e Laclos, Rousseau, Richardson, Swift, che nella forma del romanzo indagano emozioni e relazioni per un pubblico di donne e uomini pronti a cambiare le regole e a immaginarne di nuove.
Il Settecento segna un cambiamento di ritmo nello sviluppo della storia” (Eco). La rivoluzione americana e quella francese disegnano una geografia politica non troppo distante da quella attuale, esse “scoppiano” perché sparigliano le regole secolari, già incrinate certo, ma giunte a un punto di non ritorno, della società intera e dei suoi valori, e delle sue gerarchie. La modernità avanza mentre si scava a Ercolano e Pompei, trovando e “scoprendo” un mondo intatto e antico, un repertorio infinito di statue, mosaici, pitture che va a nutrire il gusto e la fantasia degli artisti e di una intera società, già sensibile al richiamo di un esotismo orientale che detta le regole del gusto protoindustriale delle manifatture di arazzi e porcellane. Il secolo dell’Encyclopédie – enorme impresa intellettuale, commerciale, materiale, artistica – si srotola fra contraddizioni e tinte forti, e basta un elenco molto scarno di nomi per alludere alla sua straordinaria complessità: Kant, Mozart, Vivaldi, Bach, Tiepolo, Chardin, David, Canova; e poi Goldoni, Rameau, e Laclos, Rousseau, Richardson, Swift, che nella forma del romanzo indagano emozioni e relazioni per un pubblico di donne e uomini pronti a cambiare le regole e a immaginarne di nuove.