Author: | Salvatore Fazìa | ISBN: | 9788884497000 |
Publisher: | Editrice Veneta | Publication: | September 22, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Salvatore Fazìa |
ISBN: | 9788884497000 |
Publisher: | Editrice Veneta |
Publication: | September 22, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Suddivise in capitoli tematici che sembrano più obbedire ai canoni della sua personalissima estetica che a suddivisioni logiche, le composizioni di Fazìa sono insieme poesie e omaggi alla poesia. Messe sulla carta secondo schemi particolari, con allineamenti alternati a destra e a sinistra che obbligano l’occhio e la mente ad un esercizio cadenzato non troppo diverso da una coreografia, le poesie si dipanano tra ricordi di un estate che “accumula / colline sopra colline nelle periferie/ velate, /quinte lontane e dentro (azzurrine)/ onde meridiane”, accorati ricordi di un casto amore giovanile “Non ti ho mai dato un bacio, / Annì, non siamo stati abituati ai nostri sapori / del corpo” e accurate riflessioni sul confronto “Sulla tua / misuravo al telefono l'idea mia / della vita”... Sono frammenti d’anima felicemente prigionieri di immagini evocate, costruzioni sintattiche ardite, parole che diventano insieme suono e significato.
Eppure L’illusione Biografica è quanto di più lontano da un mero esercizio intellettuale. Anzi, in certe pagine ha più la connotazione di un gioco con le parole, dove si può cogliere una strana ironia, quasi che il poeta veda sempre sé stesso in prospettiva, con l’occhio di un altro, e stia attento dunque, pur nella cura stilistica estrema, a non prendersi troppo sul serio.
Suddivise in capitoli tematici che sembrano più obbedire ai canoni della sua personalissima estetica che a suddivisioni logiche, le composizioni di Fazìa sono insieme poesie e omaggi alla poesia. Messe sulla carta secondo schemi particolari, con allineamenti alternati a destra e a sinistra che obbligano l’occhio e la mente ad un esercizio cadenzato non troppo diverso da una coreografia, le poesie si dipanano tra ricordi di un estate che “accumula / colline sopra colline nelle periferie/ velate, /quinte lontane e dentro (azzurrine)/ onde meridiane”, accorati ricordi di un casto amore giovanile “Non ti ho mai dato un bacio, / Annì, non siamo stati abituati ai nostri sapori / del corpo” e accurate riflessioni sul confronto “Sulla tua / misuravo al telefono l'idea mia / della vita”... Sono frammenti d’anima felicemente prigionieri di immagini evocate, costruzioni sintattiche ardite, parole che diventano insieme suono e significato.
Eppure L’illusione Biografica è quanto di più lontano da un mero esercizio intellettuale. Anzi, in certe pagine ha più la connotazione di un gioco con le parole, dove si può cogliere una strana ironia, quasi che il poeta veda sempre sé stesso in prospettiva, con l’occhio di un altro, e stia attento dunque, pur nella cura stilistica estrema, a non prendersi troppo sul serio.