L'umanità che l'età globale porta con sé ha tratti completamente nuovi rispetto al passato: è una umanità plurale e non singolare, differenziata e non omogenea. Una frammentazione con cui la cultura e la politica sono tenute a confrontarsi, nella consapevolezza che non si può né tornare indietro, né fingere che nulla stia accadendo. Sgombrando il campo da soluzioni vacue e pericolose (l'assimilazione piena dello straniero, l'integrazione acritica all'interno della cittadinanza), queste pagine indicano le possibili strade da percorrere per depotenziare il conflitto fra culture e per promuovere, nell'umanità, la concretezza e la differenza degli individui.
L'umanità che l'età globale porta con sé ha tratti completamente nuovi rispetto al passato: è una umanità plurale e non singolare, differenziata e non omogenea. Una frammentazione con cui la cultura e la politica sono tenute a confrontarsi, nella consapevolezza che non si può né tornare indietro, né fingere che nulla stia accadendo. Sgombrando il campo da soluzioni vacue e pericolose (l'assimilazione piena dello straniero, l'integrazione acritica all'interno della cittadinanza), queste pagine indicano le possibili strade da percorrere per depotenziare il conflitto fra culture e per promuovere, nell'umanità, la concretezza e la differenza degli individui.