Author: | Rosaria Pipitò | ISBN: | 9788824909600 |
Publisher: | Booksprint | Publication: | October 14, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Rosaria Pipitò |
ISBN: | 9788824909600 |
Publisher: | Booksprint |
Publication: | October 14, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Un saggio sul fenomeno della corruzione e sulla storia della legislazione in materia, dal diritto romano ai tempi moderni. La corruzione è sempre esistita, fin dai tempi di Adamo ed Eva con l’episodio del serpente. Ha dunque origine con l’umanità e con essa si sviluppa e si dipana nel tempo. Già nel diritto romano sono presenti alcuni riferimenti, ma è solo in età moderna che si afferma una distinzione tra corruzione e concussione, fino ad una specificazione sempre più precisa della normativa. Il primo capitolo riassume velocemente l’evoluzione del fenomeno dai tempi antichi fino all’epoca contemporanea, dedicando molta attenzione alle riforme più recenti e al ruolo delle organizzazioni internazionali; il secondo capitolo è dedicato all’introduzione dell’art. 319-quater; il terzo affronta il problema dell’anticorruzione con la creazione del ANAC e con i piani anticorruzione. Un’opera interessante e precisa che affronta un problema sociale oggi molto sentito. Definito “il cancro della società”, la corruzione viene descritta come un male antico quanto la storia dell’uomo, un fenomeno umano che come tutti gli altri si basa su un preciso retaggio culturale da dover sconfiggere in primo luogo attraverso l’educazione e la cultura. L’introduzione all’art. 319-quater e tutta la riforma della legge 190/2012 rappresentano quindi un punto di partenza sia per adeguarsi alla direttive dell’Unione Europea, sia per migliorare effettivamente e praticamente la realtà italiana. Un passo concreto fatto dopo anni di incertezze all’interno del diritto italiano. L’opera esamina i vari aspetti di un fenomeno difficile da combattere ponendo l’accento sul fatto che la soluzione debba essere trovata non nella punizione, ma nell’educazione. L’educazione alla legalità è un qualcosa a cui si guarda agendo in maniera preliminare. Non c’è bisogno dunque solo di leggi che puniscano i corrotti, ma si deve operare per cambiare un certo tipo di cultura e di mentalità. Il testo è scorrevole e comprensibile anche ai non addetti ai lavori. L’opera presenta un certo livello scientifico, in quanto presenta un’analisi dettagliata, arricchita da grafici e dati, con numerosi riferimenti a leggi e decreti.
Un saggio sul fenomeno della corruzione e sulla storia della legislazione in materia, dal diritto romano ai tempi moderni. La corruzione è sempre esistita, fin dai tempi di Adamo ed Eva con l’episodio del serpente. Ha dunque origine con l’umanità e con essa si sviluppa e si dipana nel tempo. Già nel diritto romano sono presenti alcuni riferimenti, ma è solo in età moderna che si afferma una distinzione tra corruzione e concussione, fino ad una specificazione sempre più precisa della normativa. Il primo capitolo riassume velocemente l’evoluzione del fenomeno dai tempi antichi fino all’epoca contemporanea, dedicando molta attenzione alle riforme più recenti e al ruolo delle organizzazioni internazionali; il secondo capitolo è dedicato all’introduzione dell’art. 319-quater; il terzo affronta il problema dell’anticorruzione con la creazione del ANAC e con i piani anticorruzione. Un’opera interessante e precisa che affronta un problema sociale oggi molto sentito. Definito “il cancro della società”, la corruzione viene descritta come un male antico quanto la storia dell’uomo, un fenomeno umano che come tutti gli altri si basa su un preciso retaggio culturale da dover sconfiggere in primo luogo attraverso l’educazione e la cultura. L’introduzione all’art. 319-quater e tutta la riforma della legge 190/2012 rappresentano quindi un punto di partenza sia per adeguarsi alla direttive dell’Unione Europea, sia per migliorare effettivamente e praticamente la realtà italiana. Un passo concreto fatto dopo anni di incertezze all’interno del diritto italiano. L’opera esamina i vari aspetti di un fenomeno difficile da combattere ponendo l’accento sul fatto che la soluzione debba essere trovata non nella punizione, ma nell’educazione. L’educazione alla legalità è un qualcosa a cui si guarda agendo in maniera preliminare. Non c’è bisogno dunque solo di leggi che puniscano i corrotti, ma si deve operare per cambiare un certo tipo di cultura e di mentalità. Il testo è scorrevole e comprensibile anche ai non addetti ai lavori. L’opera presenta un certo livello scientifico, in quanto presenta un’analisi dettagliata, arricchita da grafici e dati, con numerosi riferimenti a leggi e decreti.