Author: | Carlo Goldoni | ISBN: | 9788869340383 |
Publisher: | Bibliotheka Edizioni | Publication: | February 13, 2015 |
Imprint: | Bibliotheka Edizioni | Language: | Italian |
Author: | Carlo Goldoni |
ISBN: | 9788869340383 |
Publisher: | Bibliotheka Edizioni |
Publication: | February 13, 2015 |
Imprint: | Bibliotheka Edizioni |
Language: | Italian |
Diverse chiavi interpretative offre La locandiera di Carlo Goldoni perché può essere osservato da punti di vista contrapposti, in cui le reali posizioni dell'autore si confondono, senza coincidere con l'introduzione, in cui viene dichiarato l'intento didattico della commedia per mettere in guardia gli uomini dalle insidie femminili che hanno il potere di farli innamorare e comandarli a proprio piacimento. Dunque la donna viene apparentemente presentata come femme fatale; ma appare evidente la simpatia che l'autore prova nei confronti della protagonista e l'antipatia verso il Cavaliere di Ripafratta, misogino che disprezza le donne ma cade nella trappola letale della locandiera. Inoltre, La locandiera si può considerare anche come specchio della società europea del XIII secolo, in cui l'aristocrazia inizia ad essere considerata un parassita sociale che pesa sullo spirito produttivo della nuova borghesia. Carlo Goldoni Nacque a Venezia il 25 febbraio del 1707. Studiò per intraprendere la carriera forense ma, parallelamente, sviluppò una forte passione per la drammaturgia che lo accompagnò per tutta la vita e lo portò a scrivere testi per le compagnie dei più importanti teatri veneziani. La sua produzione drammaturgica assunse ben presto vastissime dimensioni e si distinse per il netto distacco dai modelli della commedia dell'arte, realizzando i principi di una "riforma" del teatro. Tra i suoi testi di maggior successo è d'obbligo segnalare La bottega del caffè, La locandiera, Il campiello, I rusteghi. Nel 1762 Goldoni si trasferì a Parigi per occuparsi della Comédie Italienne e per insegnare l'italiano alla famiglia reale. Nel 1769 gli fu assegnata una pensione di corte ma, con lo scoppio della Rivoluzione Francese, tutte le pensioni concesse dal re vennero soppresse e Goldoni, ormai ottantacinquenne, morì in assoluta miseria, il 6 febbraio del 1793. I testi della collana Grandi Classici sono a cura di Lodovico Bellè
Diverse chiavi interpretative offre La locandiera di Carlo Goldoni perché può essere osservato da punti di vista contrapposti, in cui le reali posizioni dell'autore si confondono, senza coincidere con l'introduzione, in cui viene dichiarato l'intento didattico della commedia per mettere in guardia gli uomini dalle insidie femminili che hanno il potere di farli innamorare e comandarli a proprio piacimento. Dunque la donna viene apparentemente presentata come femme fatale; ma appare evidente la simpatia che l'autore prova nei confronti della protagonista e l'antipatia verso il Cavaliere di Ripafratta, misogino che disprezza le donne ma cade nella trappola letale della locandiera. Inoltre, La locandiera si può considerare anche come specchio della società europea del XIII secolo, in cui l'aristocrazia inizia ad essere considerata un parassita sociale che pesa sullo spirito produttivo della nuova borghesia. Carlo Goldoni Nacque a Venezia il 25 febbraio del 1707. Studiò per intraprendere la carriera forense ma, parallelamente, sviluppò una forte passione per la drammaturgia che lo accompagnò per tutta la vita e lo portò a scrivere testi per le compagnie dei più importanti teatri veneziani. La sua produzione drammaturgica assunse ben presto vastissime dimensioni e si distinse per il netto distacco dai modelli della commedia dell'arte, realizzando i principi di una "riforma" del teatro. Tra i suoi testi di maggior successo è d'obbligo segnalare La bottega del caffè, La locandiera, Il campiello, I rusteghi. Nel 1762 Goldoni si trasferì a Parigi per occuparsi della Comédie Italienne e per insegnare l'italiano alla famiglia reale. Nel 1769 gli fu assegnata una pensione di corte ma, con lo scoppio della Rivoluzione Francese, tutte le pensioni concesse dal re vennero soppresse e Goldoni, ormai ottantacinquenne, morì in assoluta miseria, il 6 febbraio del 1793. I testi della collana Grandi Classici sono a cura di Lodovico Bellè