Viaggio nell’inconscio dell’uomo fin là dov’è sconosciuto a se stesso. È una «confessione totale», il tentativo di un uomo di dire tutto di se stesso, anche quello che non sa, di lasciarsi dire dai sogni, dai silenzi, dalle malattie, dai turbamenti… È la storia di un’analisi, il rapporto tra psicanalista e paziente, raccontato così intimamente, da dare al lettore l’impressione di essere lui stesso in analisi. La narrazione sfodera un masochismo allegro e dolente, fra tragicomiche odissee negli ospedali e negli studi dei medici. E riflette le crisi della nostra epoca, la morte della famiglia, la perdita di ruolo del maschio, padre e marito.
Viaggio nell’inconscio dell’uomo fin là dov’è sconosciuto a se stesso. È una «confessione totale», il tentativo di un uomo di dire tutto di se stesso, anche quello che non sa, di lasciarsi dire dai sogni, dai silenzi, dalle malattie, dai turbamenti… È la storia di un’analisi, il rapporto tra psicanalista e paziente, raccontato così intimamente, da dare al lettore l’impressione di essere lui stesso in analisi. La narrazione sfodera un masochismo allegro e dolente, fra tragicomiche odissee negli ospedali e negli studi dei medici. E riflette le crisi della nostra epoca, la morte della famiglia, la perdita di ruolo del maschio, padre e marito.