ELEZIONI SARDE 16 FEBBRAIO 2014 Gad Lerner La presidenza Murgia segnerebbe una svolta profonda, renderebbe protagonista una donna di grande prestigio culturale e una generazione nuova rispetto a una classe diri-gente che ha fallito. Giulio Cavalli Per chiunque abbia una visione di politica come cultura è la più bella campagna elettorale, fatta di ascolto, pensiero, coesione culturale e politica alta. Loredana Lipperini Michela Murgia ha il coraggio di mettere in secondo piano la sua immagine di scrittrice premiata, tradotta, amata, stimata, e di portare la sua passione, la sua onestà e la sua vitalità in politica. Una scommessa destinata a lasciare il segno. Succede in Sardegna ma è un modello per l’Italia. La scrittrice Michela Murgia, outsider della politica, si candida a governatore della Regione con un progetto di democrazia partecipata che parte dal basso. Analisi, proposte, soluzioni costruite insieme alle persone e per le persone. Un modello di sviluppo che rinuncia all’economia delle grandi opere per privilegiare microprogetti e la ricostruzione di tutte le filiere produttive. Non importa se si parla di libri e cultura, piante officinali e agricoltura, sanità, industria, artigianato. Si parte sempre dalla valorizzazione dell’esistente, dalle peculiarità del territorio, dalle esigenze e dalle proposte della popolazione che abita quei territori. Un consenso che continua a crescere e che fa tremare i partiti istituzionali. I giornali non ne parlano ma l’avventura di Michela Murgia raccontata in queste pagine dimostra come la politica possa liberarsi dalla palude in cui è imprigionata da decenni. Finalmente mettendo al primo posto i cittadini e non gli interessi.
ELEZIONI SARDE 16 FEBBRAIO 2014 Gad Lerner La presidenza Murgia segnerebbe una svolta profonda, renderebbe protagonista una donna di grande prestigio culturale e una generazione nuova rispetto a una classe diri-gente che ha fallito. Giulio Cavalli Per chiunque abbia una visione di politica come cultura è la più bella campagna elettorale, fatta di ascolto, pensiero, coesione culturale e politica alta. Loredana Lipperini Michela Murgia ha il coraggio di mettere in secondo piano la sua immagine di scrittrice premiata, tradotta, amata, stimata, e di portare la sua passione, la sua onestà e la sua vitalità in politica. Una scommessa destinata a lasciare il segno. Succede in Sardegna ma è un modello per l’Italia. La scrittrice Michela Murgia, outsider della politica, si candida a governatore della Regione con un progetto di democrazia partecipata che parte dal basso. Analisi, proposte, soluzioni costruite insieme alle persone e per le persone. Un modello di sviluppo che rinuncia all’economia delle grandi opere per privilegiare microprogetti e la ricostruzione di tutte le filiere produttive. Non importa se si parla di libri e cultura, piante officinali e agricoltura, sanità, industria, artigianato. Si parte sempre dalla valorizzazione dell’esistente, dalle peculiarità del territorio, dalle esigenze e dalle proposte della popolazione che abita quei territori. Un consenso che continua a crescere e che fa tremare i partiti istituzionali. I giornali non ne parlano ma l’avventura di Michela Murgia raccontata in queste pagine dimostra come la politica possa liberarsi dalla palude in cui è imprigionata da decenni. Finalmente mettendo al primo posto i cittadini e non gli interessi.