Author: | Osho | ISBN: | 9788841877241 |
Publisher: | De Agostini | Publication: | January 13, 2012 |
Imprint: | De Agostini | Language: | Italian |
Author: | Osho |
ISBN: | 9788841877241 |
Publisher: | De Agostini |
Publication: | January 13, 2012 |
Imprint: | De Agostini |
Language: | Italian |
La vita ci travolge nel suo ritmo frenetico, scandito da piccoli e grandi drammi, obiettivi da raggiungere, doveri tassativi e impegni inderogabili. Il mondo sembra andare ogni giorno peggio e tutto ci appare più nero; non solo: vorremmo avere più soldi, più amore, più successo... Esiste un modo per venirne a capo? Giocate!, ci dice Osho. Solo così, evitando di prendere le cose troppo sul serio, riusciremo a fare di noi puri testimoni della realtà e a guadagnare la pienezza della gioia. La rinuncia ad aspettative e ambizioni sfrenate non vuol dire diventare irresponsabili, ma acquisire la consapevolezza e al tempo stesso la capacità di andare oltre per entrare in contatto con l'essere. Giocare vuol dire questo: vivere qui e ora, il resto passi in secondo piano. Perché il divino è già qui, e c'è sempre stato. Dopo La vita è dono, Osho torna a parlarci della figura del Baul, il folle che simile a un bambino vive cantando e danzando. La sua lezione ci spinge ad amare la vita senza riserve, ad accettarne tutte le apparenti contraddizioni. Il divino è ovunque, nel fango come nel fiore di loto, nella carne come nello spirito, dentro di noi e negli altri.
La vita ci travolge nel suo ritmo frenetico, scandito da piccoli e grandi drammi, obiettivi da raggiungere, doveri tassativi e impegni inderogabili. Il mondo sembra andare ogni giorno peggio e tutto ci appare più nero; non solo: vorremmo avere più soldi, più amore, più successo... Esiste un modo per venirne a capo? Giocate!, ci dice Osho. Solo così, evitando di prendere le cose troppo sul serio, riusciremo a fare di noi puri testimoni della realtà e a guadagnare la pienezza della gioia. La rinuncia ad aspettative e ambizioni sfrenate non vuol dire diventare irresponsabili, ma acquisire la consapevolezza e al tempo stesso la capacità di andare oltre per entrare in contatto con l'essere. Giocare vuol dire questo: vivere qui e ora, il resto passi in secondo piano. Perché il divino è già qui, e c'è sempre stato. Dopo La vita è dono, Osho torna a parlarci della figura del Baul, il folle che simile a un bambino vive cantando e danzando. La sua lezione ci spinge ad amare la vita senza riserve, ad accettarne tutte le apparenti contraddizioni. Il divino è ovunque, nel fango come nel fiore di loto, nella carne come nello spirito, dentro di noi e negli altri.