Author: | Giuseppe de Nittis | ISBN: | 9788859115755 |
Publisher: | Aletti Editore | Publication: | December 20, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giuseppe de Nittis |
ISBN: | 9788859115755 |
Publisher: | Aletti Editore |
Publication: | December 20, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
La vita è stata benevola con Salvatore e, fin dalla più tenera età, gli ha concesso affetti e possibilità. Per lui sarebbe perciò lecito presupporre l’evolvere di un’esistenza tranquilla, tuttavia il protagonista di questa storia ha una natura gretta e cervellotica che gli comporterà un lungo susseguirsi di sconvolgimenti.
In ultimo, egli arriverà a conoscere l’angoscia della solitudine dalla quale si difenderà come potrà.
L’ottuso ridanciano è un mosaico letterario composto da una serie di aneddoti marginali, frammentati nel tempo, che pure, tutti insieme, completano un ritratto di grande suggestione.
Con un linguaggio scanzonato e provocatorio, l’autore intrappola il lettore dentro un labirinto affollato di fantasmi e inquietudini.
L’allegra incoerenza del testo e la leggerezza delle situazioni descritte non devono, quindi, trarre in inganno: l’opera infine costringe a riflessioni intime, sempre rimandate, sull’inconsistenza e sulla fragilità dell’essere umano.
La vita è stata benevola con Salvatore e, fin dalla più tenera età, gli ha concesso affetti e possibilità. Per lui sarebbe perciò lecito presupporre l’evolvere di un’esistenza tranquilla, tuttavia il protagonista di questa storia ha una natura gretta e cervellotica che gli comporterà un lungo susseguirsi di sconvolgimenti.
In ultimo, egli arriverà a conoscere l’angoscia della solitudine dalla quale si difenderà come potrà.
L’ottuso ridanciano è un mosaico letterario composto da una serie di aneddoti marginali, frammentati nel tempo, che pure, tutti insieme, completano un ritratto di grande suggestione.
Con un linguaggio scanzonato e provocatorio, l’autore intrappola il lettore dentro un labirinto affollato di fantasmi e inquietudini.
L’allegra incoerenza del testo e la leggerezza delle situazioni descritte non devono, quindi, trarre in inganno: l’opera infine costringe a riflessioni intime, sempre rimandate, sull’inconsistenza e sulla fragilità dell’essere umano.