Author: | Biancamaria Frabotta, Autori Vari | ISBN: | 9788867285488 |
Publisher: | Viella Libreria Editrice | Publication: | November 25, 2015 |
Imprint: | Viella Libreria Editrice | Language: | Italian |
Author: | Biancamaria Frabotta, Autori Vari |
ISBN: | 9788867285488 |
Publisher: | Viella Libreria Editrice |
Publication: | November 25, 2015 |
Imprint: | Viella Libreria Editrice |
Language: | Italian |
Contessa Lara appartiene a quella nutrita schiera di poetesse, scrittrici e giornaliste che nella seconda metà dell’Ottocento si imposero nel panorama editoriale italiano allora in espansione. Di eterea bellezza e di multiforme talento, fu molto nota ai contemporanei non solo per i suoi versi di ispirazione romantica e per i suoi romanzi, ma anche per l’infaticabile collaborazione con le maggiori testate di periodici e giornali tra cui il «Corriere della sera»: fu una delle prime professioniste del giornalismo iscritte all’albo e visse con i proventi del suo lavoro. Donna libera e anticonformista, la sua vita fu segnata da eventi tragicamente spettacolari: la morte dell’amante ucciso in duello dal marito, le molte relazioni sentimentali e, infine, il suo assassinio per mano dell’ultimo compagno, Giuseppe Pierantoni. Le lettere che qui si pubblicano, scritte nello scorcio dell’estate 1896 durante una vacanza sulla Riviera ligure, erano rivolte proprio a colui che, al suo ritorno, l’avrebbe uccisa con un colpo di pistola. Nelle lettere, finora inedite e di ragguardevole valore letterario, convivono su diversi piani le note della sua passione, le suggestioni dei luoghi incantevoli visitati, la tristezza di una morte presentita e spesso invocata: «…io voglio una lanterna accesa sempre sulla mia tomba, che schiari le notti nere, quelle paurose».
Contessa Lara appartiene a quella nutrita schiera di poetesse, scrittrici e giornaliste che nella seconda metà dell’Ottocento si imposero nel panorama editoriale italiano allora in espansione. Di eterea bellezza e di multiforme talento, fu molto nota ai contemporanei non solo per i suoi versi di ispirazione romantica e per i suoi romanzi, ma anche per l’infaticabile collaborazione con le maggiori testate di periodici e giornali tra cui il «Corriere della sera»: fu una delle prime professioniste del giornalismo iscritte all’albo e visse con i proventi del suo lavoro. Donna libera e anticonformista, la sua vita fu segnata da eventi tragicamente spettacolari: la morte dell’amante ucciso in duello dal marito, le molte relazioni sentimentali e, infine, il suo assassinio per mano dell’ultimo compagno, Giuseppe Pierantoni. Le lettere che qui si pubblicano, scritte nello scorcio dell’estate 1896 durante una vacanza sulla Riviera ligure, erano rivolte proprio a colui che, al suo ritorno, l’avrebbe uccisa con un colpo di pistola. Nelle lettere, finora inedite e di ragguardevole valore letterario, convivono su diversi piani le note della sua passione, le suggestioni dei luoghi incantevoli visitati, la tristezza di una morte presentita e spesso invocata: «…io voglio una lanterna accesa sempre sulla mia tomba, che schiari le notti nere, quelle paurose».