Questo volume raccoglie testi scritti in varie occasioni nell’arco di circa mezzo secolo. Riunisce saggi, articoli, introduzioni e prefazioni alle traduzioni italiane di classici più o meno noti, oltre a relazioni e interventi tenuti durante svariati convegni. Testimonia l’incessante attenzione di Alessandro Cavalli nei confronti delle molteplici tematiche inerenti la storia del pensiero sociologico.Quattro personaggi occupano la scena: Max Weber, Georg Simmel, Werner Sombart e Norbert Elias.Coi primi due, in particolare, l’autore non ha mai smesso di “dialogare virtualmente”. Fonti inesauribili di riflessione, ne hanno influenzato – sia direttamente sia indirettamente – l’attività di ricercatore empirico, anche su argomenti in apparenza lontani dall’attenzione dei suoi referenti.Questi scritti, sebbene in parte superati dalla letteratura specialistica più recente, sono un invito rivolto alle giovani generazioni di ricercatori sociali a non trascurare i classici della loro disciplina, al fine di non appiattirsi sulla contemporaneità e sulla contingenza.
Questo volume raccoglie testi scritti in varie occasioni nell’arco di circa mezzo secolo. Riunisce saggi, articoli, introduzioni e prefazioni alle traduzioni italiane di classici più o meno noti, oltre a relazioni e interventi tenuti durante svariati convegni. Testimonia l’incessante attenzione di Alessandro Cavalli nei confronti delle molteplici tematiche inerenti la storia del pensiero sociologico.Quattro personaggi occupano la scena: Max Weber, Georg Simmel, Werner Sombart e Norbert Elias.Coi primi due, in particolare, l’autore non ha mai smesso di “dialogare virtualmente”. Fonti inesauribili di riflessione, ne hanno influenzato – sia direttamente sia indirettamente – l’attività di ricercatore empirico, anche su argomenti in apparenza lontani dall’attenzione dei suoi referenti.Questi scritti, sebbene in parte superati dalla letteratura specialistica più recente, sono un invito rivolto alle giovani generazioni di ricercatori sociali a non trascurare i classici della loro disciplina, al fine di non appiattirsi sulla contemporaneità e sulla contingenza.