Author: | Claudio Franchi | ISBN: | 9788869340413 |
Publisher: | Bibliotheka Edizioni | Publication: | March 21, 2015 |
Imprint: | Bibliotheka Edizioni | Language: | Italian |
Author: | Claudio Franchi |
ISBN: | 9788869340413 |
Publisher: | Bibliotheka Edizioni |
Publication: | March 21, 2015 |
Imprint: | Bibliotheka Edizioni |
Language: | Italian |
Quando Giulio II costrinse Michelangelo a misurarsi con la realizzazione della volta Sistina, l’artista chiese aiuto a due mestieranti della tecnica dell’affresco, Granacci e Bugiardini, ammettendo di dover imparare da loro un mestiere, per lui, sino ad allora sconosciuto. In polemica con Giulio Mancini, che determinava nella gerarchia dei generi il primato della pittura di storia sulle nature morte, Caravaggio sosteneva: “tanta fatica mi è fare un quadro buono di fiori quanto di figure”, a rivendicare la natura artigianale e di mestiere del suo lavoro. Sono solo due esempi della grande tradizione italiana che ci ha abituato a definire artisti, figure di grandi sperimentatori artigiani. L’arte italiana è ricca di queste storie, un patrimonio senza pari al mondo che rischia di essere cancellato dalla sottocultura di uno Stato mediocre e inefficiente che non sa salvaguardare le proprie tradizioni e culture. Così, mentre in Giappone, ai maestri di arti manuali viene conferito il titolo di Tesoro Vivente Nazionale, in Italia gli artigiani sono costretti a subire le vessazioni di un fisco e di una burocrazia miopi e retrivi, strangolati da diffuse forme di stupidità istituzionali, come gli studi di settore che stabiliscono gli indici di ricarico mediante la dittatura della statistica e dell’algoritmo, sofferenti a causa di un graduale impoverimento del Paese, che toglie risorse economiche al cittadino per distrarle dal commercio verso le note voragini dello spreco dello Stato, senza contare la mafia della formazione obbligatoria esterna alle aziende per gli apprendisti. Il libro descrive questo incredibile stato di disagio in una forma narrativa che rivela i vizi dell’inadeguatezza di larga parte della politica, attraverso una serie di storie di persone comuni che hanno sfidato l’inadeguatezza dello Stato. Storie che potranno rivelare al lettore la scoperta delle passioni e, al contempo, la rabbia - ma anche la consapevolezza - del mondo delle abilità manuali.
Quando Giulio II costrinse Michelangelo a misurarsi con la realizzazione della volta Sistina, l’artista chiese aiuto a due mestieranti della tecnica dell’affresco, Granacci e Bugiardini, ammettendo di dover imparare da loro un mestiere, per lui, sino ad allora sconosciuto. In polemica con Giulio Mancini, che determinava nella gerarchia dei generi il primato della pittura di storia sulle nature morte, Caravaggio sosteneva: “tanta fatica mi è fare un quadro buono di fiori quanto di figure”, a rivendicare la natura artigianale e di mestiere del suo lavoro. Sono solo due esempi della grande tradizione italiana che ci ha abituato a definire artisti, figure di grandi sperimentatori artigiani. L’arte italiana è ricca di queste storie, un patrimonio senza pari al mondo che rischia di essere cancellato dalla sottocultura di uno Stato mediocre e inefficiente che non sa salvaguardare le proprie tradizioni e culture. Così, mentre in Giappone, ai maestri di arti manuali viene conferito il titolo di Tesoro Vivente Nazionale, in Italia gli artigiani sono costretti a subire le vessazioni di un fisco e di una burocrazia miopi e retrivi, strangolati da diffuse forme di stupidità istituzionali, come gli studi di settore che stabiliscono gli indici di ricarico mediante la dittatura della statistica e dell’algoritmo, sofferenti a causa di un graduale impoverimento del Paese, che toglie risorse economiche al cittadino per distrarle dal commercio verso le note voragini dello spreco dello Stato, senza contare la mafia della formazione obbligatoria esterna alle aziende per gli apprendisti. Il libro descrive questo incredibile stato di disagio in una forma narrativa che rivela i vizi dell’inadeguatezza di larga parte della politica, attraverso una serie di storie di persone comuni che hanno sfidato l’inadeguatezza dello Stato. Storie che potranno rivelare al lettore la scoperta delle passioni e, al contempo, la rabbia - ma anche la consapevolezza - del mondo delle abilità manuali.