Non gioco più, me ne vado

Nonfiction, Sports
Cover of the book Non gioco più, me ne vado by Gianni Mura, Il Saggiatore
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Gianni Mura ISBN: 9788865762950
Publisher: Il Saggiatore Publication: March 7, 2013
Imprint: Il Saggiatore Language: Italian
Author: Gianni Mura
ISBN: 9788865762950
Publisher: Il Saggiatore
Publication: March 7, 2013
Imprint: Il Saggiatore
Language: Italian

Il giorno prima, l’attesa lieve, agitatissima: cosa accadrà? E poi è il giorno. Lo stadio è una muraglia di colori, di cori, di rumori. Ai lati del percorso gli appassionati di ciclismo si accalcano, attendono, scalpitano sui sandali. Sfilano i campioni in campo. I panchinari. Gli arbitri. Il quarto uomo. Sfilano i campioni sulla strada. I gregari. I fotografi. I suiveurs e i giornalisti. Il durante e il dopo. L’attesa, la tensione, la rassegnazione, la gioia. L’euforia. La poesia. Questo è un libro di sport, di calcio e di ciclismo. Di poesia. «Non gioco più, me ne vado»: un libro su di noi, che ci riconosciamo in quelle sfide, in quei momenti. Come eravamo, dove eravamo, quando Tardelli urlava sotto il cielo di Madrid, e dove quando, nel 2006, il cielo di Berlino si tingeva d’azzurro e noi ridevamo, piangevamo, urlavamo. Come e dove quando Pantani volava sul Galibier, e come e dove e quando e perché Pantani chiuse le ali in quell’alba grigissima, in quella grigia stanza d’albergo. C’è tutto questo, c’è il giorno memorabile e il giorno comune, il giorno euforico e il giorno disperato, in questo libro. E il giorno come un altro. Non ancora compiuti vent’anni, Gianni Mura inizia la sua carriera alla Gazzetta dello Sport. Assiste alle partite di provincia, ma subito dopo si trova a raccontare, nel 1965, quello che succede sulle salite estreme, strette, affollate, e sulle discese ventose del Giro. Ci sono giorni che non si possono dimenticare. Ci sono giorni, ci sono anni, che sono ormai troppo lontani, i giorni di ciclisti in bianco e nero, che qui Gianni Mura disegna, come in diretta, come in una macchina del tempo, e sono veri e propri quadri d’epoca. Ci sono giorni in cui è come se una nuvola avvelenata ammorbasse l’aria. Sono quelli in cui si scopre che il calcio non è più sport, che il ciclismo non è più sport; quando si perde e non si è sicuri di aver perso davvero, perché sono i giorni, gli anni, del calcio truccato dalle scommesse, del doping rabbioso e compulsivo. Ci sono giorni poi in cui si può – come in questo libro – ripercorrere tutto, come se fosse la prima volta; attraversare vicoli che non abbiamo mai attraversato; guardare scorci di cielo che no, non avevamo mai notato. Colli, pianure e distese e le note di Jean Ferrat e George Brassens. I borghi illividiti dalle furie del tempo. I colori e i profumi della Provenza e di Sanremo. Le passeggiate nei cimiteri marini. Odore di strada. E di vino forte. E così ci ritroviamo lì, ai Mondiali del 1982. Grazie a loro, siamo andati in giro a cantare, a gridare, a baciarci, a tamponarci. Era come aver avuto la patente d’esser vivi. E, ora, lo riviviamo. Siamo nel 1985. C’è un uomo, al comando della nave dei sogni: la sua maglia è azzurra, il suo sinistro non perdona. Il suo nome è Diego Armando Maradona. E poi Bartali e Coppi, il rigore di Baggio, e Paolo Rossi e Zoff, e Ian Rush, che beve birra al pub, Chiappucci, Gimondi, Bitossi Cuorematto e Ronaldo e Platini e Gigi Riva. I mondiali, gli europei, i paesaggi e l’odore di primavera. I pianti. Le gioie. La nostalgia. «Nostalgia di te, Gioann» scrive Gianni Mura a Gianni Brera. Dicono che la nebbia sia il vestito migliore, nella Lombardia di pianura. In questo libro, però, la nebbia appare e poi scompare, spolvera la cosmetica del ricordo, e quello che rimane sono le corse e le lotte e i pianti e le risate e, insomma, la vita.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Il giorno prima, l’attesa lieve, agitatissima: cosa accadrà? E poi è il giorno. Lo stadio è una muraglia di colori, di cori, di rumori. Ai lati del percorso gli appassionati di ciclismo si accalcano, attendono, scalpitano sui sandali. Sfilano i campioni in campo. I panchinari. Gli arbitri. Il quarto uomo. Sfilano i campioni sulla strada. I gregari. I fotografi. I suiveurs e i giornalisti. Il durante e il dopo. L’attesa, la tensione, la rassegnazione, la gioia. L’euforia. La poesia. Questo è un libro di sport, di calcio e di ciclismo. Di poesia. «Non gioco più, me ne vado»: un libro su di noi, che ci riconosciamo in quelle sfide, in quei momenti. Come eravamo, dove eravamo, quando Tardelli urlava sotto il cielo di Madrid, e dove quando, nel 2006, il cielo di Berlino si tingeva d’azzurro e noi ridevamo, piangevamo, urlavamo. Come e dove quando Pantani volava sul Galibier, e come e dove e quando e perché Pantani chiuse le ali in quell’alba grigissima, in quella grigia stanza d’albergo. C’è tutto questo, c’è il giorno memorabile e il giorno comune, il giorno euforico e il giorno disperato, in questo libro. E il giorno come un altro. Non ancora compiuti vent’anni, Gianni Mura inizia la sua carriera alla Gazzetta dello Sport. Assiste alle partite di provincia, ma subito dopo si trova a raccontare, nel 1965, quello che succede sulle salite estreme, strette, affollate, e sulle discese ventose del Giro. Ci sono giorni che non si possono dimenticare. Ci sono giorni, ci sono anni, che sono ormai troppo lontani, i giorni di ciclisti in bianco e nero, che qui Gianni Mura disegna, come in diretta, come in una macchina del tempo, e sono veri e propri quadri d’epoca. Ci sono giorni in cui è come se una nuvola avvelenata ammorbasse l’aria. Sono quelli in cui si scopre che il calcio non è più sport, che il ciclismo non è più sport; quando si perde e non si è sicuri di aver perso davvero, perché sono i giorni, gli anni, del calcio truccato dalle scommesse, del doping rabbioso e compulsivo. Ci sono giorni poi in cui si può – come in questo libro – ripercorrere tutto, come se fosse la prima volta; attraversare vicoli che non abbiamo mai attraversato; guardare scorci di cielo che no, non avevamo mai notato. Colli, pianure e distese e le note di Jean Ferrat e George Brassens. I borghi illividiti dalle furie del tempo. I colori e i profumi della Provenza e di Sanremo. Le passeggiate nei cimiteri marini. Odore di strada. E di vino forte. E così ci ritroviamo lì, ai Mondiali del 1982. Grazie a loro, siamo andati in giro a cantare, a gridare, a baciarci, a tamponarci. Era come aver avuto la patente d’esser vivi. E, ora, lo riviviamo. Siamo nel 1985. C’è un uomo, al comando della nave dei sogni: la sua maglia è azzurra, il suo sinistro non perdona. Il suo nome è Diego Armando Maradona. E poi Bartali e Coppi, il rigore di Baggio, e Paolo Rossi e Zoff, e Ian Rush, che beve birra al pub, Chiappucci, Gimondi, Bitossi Cuorematto e Ronaldo e Platini e Gigi Riva. I mondiali, gli europei, i paesaggi e l’odore di primavera. I pianti. Le gioie. La nostalgia. «Nostalgia di te, Gioann» scrive Gianni Mura a Gianni Brera. Dicono che la nebbia sia il vestito migliore, nella Lombardia di pianura. In questo libro, però, la nebbia appare e poi scompare, spolvera la cosmetica del ricordo, e quello che rimane sono le corse e le lotte e i pianti e le risate e, insomma, la vita.

More books from Il Saggiatore

Cover of the book Roma by Gianni Mura
Cover of the book Dynasty by Gianni Mura
Cover of the book Viaggio al centro del Sole by Gianni Mura
Cover of the book Aut aut 340 - La medicalizzazione della vita by Gianni Mura
Cover of the book Higgs e il suo bosone by Gianni Mura
Cover of the book Altare della patria by Gianni Mura
Cover of the book Il Sarto Di Ulm by Gianni Mura
Cover of the book Alif l'invisibile by Gianni Mura
Cover of the book Festival e funerali by Gianni Mura
Cover of the book La fame nel mondo spiegata a mio figlio by Gianni Mura
Cover of the book Buoni genitori. Storie di mamme e di papà gay by Gianni Mura
Cover of the book Scienza. Next generation. Diciotto giovani scienziati ci parlano del futuro by Gianni Mura
Cover of the book Ai Weiwei parla by Gianni Mura
Cover of the book Le montagne della follia by Gianni Mura
Cover of the book Bombardate Auschwitz by Gianni Mura
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy