Oltre il biocentrismo

Ripensare il tempo, lo spazio, la coscienza e l'illusione della morte

Nonfiction, Science & Nature, Science, Physics, Astrophysics & Space Science, Biological Sciences, Biology
Cover of the book Oltre il biocentrismo by Robert Lanza, Il Saggiatore
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Author: Robert Lanza ISBN: 9788865765500
Publisher: Il Saggiatore Publication: November 10, 2016
Imprint: Il Saggiatore Language: Italian
Author: Robert Lanza
ISBN: 9788865765500
Publisher: Il Saggiatore
Publication: November 10, 2016
Imprint: Il Saggiatore
Language: Italian

Che cosa accadrà quando moriremo? Dove eravamo prima di essere messi al mondo? La realtà che percepiamo con i nostri sensi è davvero così come ci appare?Dagli albori della civiltà, gli esseri umani continuano a porsi le stesse domande e a meditare sulle medesime ossessioni. Gli antichi cercarono risposte nel cielo, leggendo il proprio destino nell’occhio degli dèi o, come iniziarono a fare alcuni filosofi greci, affidandosi all’argomentazione logica per motivare le sventure di ogni giorno. Fu Aristarco, quasi duemila anni prima di Galileo, a mettere in discussione la vecchia credenza che ogni cosa nel cielo ruotasse attorno alla Terra, e Aristotele aveva già compreso, anticipando di secoli la fisica quantistica, che il tempo e lo spazio non sono dimensioni reali, ma soltanto percezioni dell’essere umano.Eppure, anche dopo le conquiste scientifiche e tecnologiche dell’età moderna e contemporanea, nessuno sembra ancora in grado di rispondere ai nostri più elementari interrogativi: qualcosa continua a sfuggirci, mentre le domande si moltiplicano diventando sempre più ardite, e il nostro sguardo – capace ormai di sondare le più piccole particelle della materia e di intravedere punti assai remoti nello spazio – deve fare i conti con i limiti dei tradizionali paradigmi scientifici.Dopo la rivoluzione culturale messa in atto dal precedente Biocentrismo, Robert Lanza e Bob Berman mirano ancora più in alto. Oltre il biocentrismo entra, con lo stupore di ogni scoperta e il rigore della biologia e dell’astrofisica, in uno spazio ancora non del tutto esplorato. Partendo dalle esperienze più comuni – la percezione dei colori di un tramonto, la sensazione delle nostre dita a contatto con una fiamma, la capacità di «vedere» qualcosa anche con gli occhi chiusi –, gli autori si propongono di dimostrare come la realtà non esista al di fuori di noi, ma accada sempre e soltanto nella nostra mente. Un’intuizione antica, che trova terreno fertile in alcune delle più recenti e affascinanti ipotesi scientifiche, guida le ricerche biocentriche di questo libro: è l’essere umano a scrivere, attraverso la sua coscienza, la straordinaria storia dell’universo.

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Che cosa accadrà quando moriremo? Dove eravamo prima di essere messi al mondo? La realtà che percepiamo con i nostri sensi è davvero così come ci appare?Dagli albori della civiltà, gli esseri umani continuano a porsi le stesse domande e a meditare sulle medesime ossessioni. Gli antichi cercarono risposte nel cielo, leggendo il proprio destino nell’occhio degli dèi o, come iniziarono a fare alcuni filosofi greci, affidandosi all’argomentazione logica per motivare le sventure di ogni giorno. Fu Aristarco, quasi duemila anni prima di Galileo, a mettere in discussione la vecchia credenza che ogni cosa nel cielo ruotasse attorno alla Terra, e Aristotele aveva già compreso, anticipando di secoli la fisica quantistica, che il tempo e lo spazio non sono dimensioni reali, ma soltanto percezioni dell’essere umano.Eppure, anche dopo le conquiste scientifiche e tecnologiche dell’età moderna e contemporanea, nessuno sembra ancora in grado di rispondere ai nostri più elementari interrogativi: qualcosa continua a sfuggirci, mentre le domande si moltiplicano diventando sempre più ardite, e il nostro sguardo – capace ormai di sondare le più piccole particelle della materia e di intravedere punti assai remoti nello spazio – deve fare i conti con i limiti dei tradizionali paradigmi scientifici.Dopo la rivoluzione culturale messa in atto dal precedente Biocentrismo, Robert Lanza e Bob Berman mirano ancora più in alto. Oltre il biocentrismo entra, con lo stupore di ogni scoperta e il rigore della biologia e dell’astrofisica, in uno spazio ancora non del tutto esplorato. Partendo dalle esperienze più comuni – la percezione dei colori di un tramonto, la sensazione delle nostre dita a contatto con una fiamma, la capacità di «vedere» qualcosa anche con gli occhi chiusi –, gli autori si propongono di dimostrare come la realtà non esista al di fuori di noi, ma accada sempre e soltanto nella nostra mente. Un’intuizione antica, che trova terreno fertile in alcune delle più recenti e affascinanti ipotesi scientifiche, guida le ricerche biocentriche di questo libro: è l’essere umano a scrivere, attraverso la sua coscienza, la straordinaria storia dell’universo.

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