Author: | Giuseppe Meduri | ISBN: | 9788849260663 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | July 29, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | Giuseppe Meduri |
ISBN: | 9788849260663 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | July 29, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
L’architettura sacra dei primi del Novecento è stata al centro di un vero e proprio dibattito, che ha interessato non solo l’ambiente architettonico, ma anche quello culturale e religioso. Quella dell’architettura sacra del secolo scorso è una storia che va letta per esaminare in modo parallelo le connessioni con le esperienze laiche e soprattutto, in un secolo dominato dai nazionalismi e da due guerre, con il potere politico. La tradizione cattolica quasi bimillenaria sembra essere minacciata dalle nuove dottrine architettoniche, al punto tale che si assiste quasi ad una sorta di ostracismo, da parte della Chiesa, del “moderno” in quanto tale, al limite quasi della scomunica. Ne sono riprova i due concorsi per la cattedrale di La Spezia e di Messina, così diversi fra di loro nei risultati, che dimostrano, pur nella loro vicinanza temporale di appena tre anni (1929 e 1932), il clima che si respirava in quel periodo. Questa ricerca dimostra come la definitiva rottura con la tradizione sia avvenuta proprio a cavallo di quegli anni cruciali, durante i quali avviene una commistione fra la politica e la cultura architettonica talmente stretta da non lasciare insensibili coloro i quali negli anni successivi si sarebbero confrontati con il tema del sacro. GIUSEPPE MEDURI nasce a Reggio Calabria nel 1966. Nel 1992 si laurea in architettura presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria con una tesi sulla ricostruzione della Calabria dopo il terremoto del 1783 ed inizia subito l’attività di libero professionista. Nel 1999 consegue la laurea in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali presso la stessa Università. Dal 1999 al 2001 è ricercatore a contratto presso il Ce.Re.Re. Nel 2002 partecipa, nella qualità di borsista, ai lavori del convegno internazionale L’Ordine Certosino e il Papato dalla fondazione allo scisma d’Occidente. Nel 2005 è dottore di ricerca in conservazione dei beni architettonici e ambientali e dallo stesso anno fino al 2012 è docente di materie tecniche e artistiche nelle scuole pubbliche. Dal 2012 è funzionario architetto nei ruoli del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MiBAC) presso la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Abruzzo. È autore di numerosi saggi e pubblicazioni su temi della storia dell’architettura, tra i quali Cattedrali di Calabria (Gangemi, Roma 2002) e Il frate di Concesa (Laruffa, Reggio Calabria 2007).
L’architettura sacra dei primi del Novecento è stata al centro di un vero e proprio dibattito, che ha interessato non solo l’ambiente architettonico, ma anche quello culturale e religioso. Quella dell’architettura sacra del secolo scorso è una storia che va letta per esaminare in modo parallelo le connessioni con le esperienze laiche e soprattutto, in un secolo dominato dai nazionalismi e da due guerre, con il potere politico. La tradizione cattolica quasi bimillenaria sembra essere minacciata dalle nuove dottrine architettoniche, al punto tale che si assiste quasi ad una sorta di ostracismo, da parte della Chiesa, del “moderno” in quanto tale, al limite quasi della scomunica. Ne sono riprova i due concorsi per la cattedrale di La Spezia e di Messina, così diversi fra di loro nei risultati, che dimostrano, pur nella loro vicinanza temporale di appena tre anni (1929 e 1932), il clima che si respirava in quel periodo. Questa ricerca dimostra come la definitiva rottura con la tradizione sia avvenuta proprio a cavallo di quegli anni cruciali, durante i quali avviene una commistione fra la politica e la cultura architettonica talmente stretta da non lasciare insensibili coloro i quali negli anni successivi si sarebbero confrontati con il tema del sacro. GIUSEPPE MEDURI nasce a Reggio Calabria nel 1966. Nel 1992 si laurea in architettura presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria con una tesi sulla ricostruzione della Calabria dopo il terremoto del 1783 ed inizia subito l’attività di libero professionista. Nel 1999 consegue la laurea in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali presso la stessa Università. Dal 1999 al 2001 è ricercatore a contratto presso il Ce.Re.Re. Nel 2002 partecipa, nella qualità di borsista, ai lavori del convegno internazionale L’Ordine Certosino e il Papato dalla fondazione allo scisma d’Occidente. Nel 2005 è dottore di ricerca in conservazione dei beni architettonici e ambientali e dallo stesso anno fino al 2012 è docente di materie tecniche e artistiche nelle scuole pubbliche. Dal 2012 è funzionario architetto nei ruoli del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MiBAC) presso la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Abruzzo. È autore di numerosi saggi e pubblicazioni su temi della storia dell’architettura, tra i quali Cattedrali di Calabria (Gangemi, Roma 2002) e Il frate di Concesa (Laruffa, Reggio Calabria 2007).