Author: | Victor Hugo, Placido Currò | ISBN: | 9788899045005 |
Publisher: | Edizioni Il Grano | Publication: | June 11, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Victor Hugo, Placido Currò |
ISBN: | 9788899045005 |
Publisher: | Edizioni Il Grano |
Publication: | June 11, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il soggetto storico della libertà non è più solo l'individuo, presto si solidifica nella determinazione dell'essere collettivo, abbandonando la prima connotazione individualistica dei movimenti per le emancipazioni personali e accentuando invece un indirizzo fortemente contraddistinto dalla sensibilità per la comunità o la nazione, e cioè per il corpo sociale in genere. La primavera dei popoli trae le conseguenze del movimento illuminista settecentesco nella de-terminazione delle proprie esperienze rivoluzionarie, in parallelo alle richieste sociali e al cammino intrapreso lungo la strada della modernità. Le linee del progresso e della civiltà, ben oltre il superamento delle superstizioni e dei dogmi, si compiono nel concreto di nuove dinamiche economiche e istituzionali, nel lavoro e nella circolazione di uomini e idee, nel pactum unionis civilis che sancisce la partecipazione al voto come momento qualificante del cittadino. Si intrecciano, dunque, nella formazione dei primi stati costituzionali, istanze di libertà civili maggiormente estese e risposte politiche ai bisogni più elementari dei popoli. La libertà d'opinione, di religione, di stampa, d'associazione, di scambio, il valore assunto dal concetto di proprietà, si col-locano in rapporto alle contingenze storiche e alle esigenze finalmente rappresentate delle masse. La garanzia delle libertà individuali deve fare i conti con il violento irrompere del sentimento egualitario. L'esaltazione della volontà generale non si distanzia dalla felicità quale espressione di un diritto naturale posto a fondamento della società. In questi discorsi scelti di Victor Hugo, l'uomo al centro del mondo combatte tra la solitudine e la serpeggiante utopia della fraternità, tra la legge neutra e l'idealità rivoluzionaria. Il diritto di difendersi contro l'oppressione ha corollari ampissimi, istituisce concettualmente una nuova polis, una comunità di pari, persino una nuova etica.
Il soggetto storico della libertà non è più solo l'individuo, presto si solidifica nella determinazione dell'essere collettivo, abbandonando la prima connotazione individualistica dei movimenti per le emancipazioni personali e accentuando invece un indirizzo fortemente contraddistinto dalla sensibilità per la comunità o la nazione, e cioè per il corpo sociale in genere. La primavera dei popoli trae le conseguenze del movimento illuminista settecentesco nella de-terminazione delle proprie esperienze rivoluzionarie, in parallelo alle richieste sociali e al cammino intrapreso lungo la strada della modernità. Le linee del progresso e della civiltà, ben oltre il superamento delle superstizioni e dei dogmi, si compiono nel concreto di nuove dinamiche economiche e istituzionali, nel lavoro e nella circolazione di uomini e idee, nel pactum unionis civilis che sancisce la partecipazione al voto come momento qualificante del cittadino. Si intrecciano, dunque, nella formazione dei primi stati costituzionali, istanze di libertà civili maggiormente estese e risposte politiche ai bisogni più elementari dei popoli. La libertà d'opinione, di religione, di stampa, d'associazione, di scambio, il valore assunto dal concetto di proprietà, si col-locano in rapporto alle contingenze storiche e alle esigenze finalmente rappresentate delle masse. La garanzia delle libertà individuali deve fare i conti con il violento irrompere del sentimento egualitario. L'esaltazione della volontà generale non si distanzia dalla felicità quale espressione di un diritto naturale posto a fondamento della società. In questi discorsi scelti di Victor Hugo, l'uomo al centro del mondo combatte tra la solitudine e la serpeggiante utopia della fraternità, tra la legge neutra e l'idealità rivoluzionaria. Il diritto di difendersi contro l'oppressione ha corollari ampissimi, istituisce concettualmente una nuova polis, una comunità di pari, persino una nuova etica.