L’interpretazione tradizionale del “Canzoniere” vede in Petrarca un poeta perennemente tormentato dal conflitto irrisolto – fra amore terreno e amore celeste, fra desideri di gloria terrena e di salvezza eterna, sempre privo della volontà necessaria per sanarlo e dunque condannato a viverlo a tempo indefinito. Del tutto nuova la lettura proposta in questo libro: seguendo nell’intero “Canzoniere” lo svolgimento di alcuni temi forti – la vergogna, la vana speranza, il van dolore – l’autore sottolinea come quei valori negativi si trasformino progressivamente in positivi. Deposta ogni speranza di vincere le proprie contraddizioni con gli insegnamenti ricavati dalla saggezza stoica, il poeta-protagonista capisce che solo la Fede, solo la “sapientia” cristiana può dargli l’integrità dell’essere, quell’unità di volere e potere che la saggezza antica non riusciva a offrirgli. Sulla scorta di una raffinata analisi testuale che intreccia i temi e i motivi del “Canzoniere” con quelli della restante produzione petrarchesca, Paolo Cherchi pone così in una nuova luce l’opera del poeta che forse più di ogni altro seppe trovare nella scrittura lo specchio e il senso della propria vita.
L’interpretazione tradizionale del “Canzoniere” vede in Petrarca un poeta perennemente tormentato dal conflitto irrisolto – fra amore terreno e amore celeste, fra desideri di gloria terrena e di salvezza eterna, sempre privo della volontà necessaria per sanarlo e dunque condannato a viverlo a tempo indefinito. Del tutto nuova la lettura proposta in questo libro: seguendo nell’intero “Canzoniere” lo svolgimento di alcuni temi forti – la vergogna, la vana speranza, il van dolore – l’autore sottolinea come quei valori negativi si trasformino progressivamente in positivi. Deposta ogni speranza di vincere le proprie contraddizioni con gli insegnamenti ricavati dalla saggezza stoica, il poeta-protagonista capisce che solo la Fede, solo la “sapientia” cristiana può dargli l’integrità dell’essere, quell’unità di volere e potere che la saggezza antica non riusciva a offrirgli. Sulla scorta di una raffinata analisi testuale che intreccia i temi e i motivi del “Canzoniere” con quelli della restante produzione petrarchesca, Paolo Cherchi pone così in una nuova luce l’opera del poeta che forse più di ogni altro seppe trovare nella scrittura lo specchio e il senso della propria vita.