Dal 4 gennaio 1935 al 27 dicembre 1944 Angelo Giuseppe Roncalli fu delegato apostolico in Grecia e Turchia con sede a Istanbul. Animato da spirito di carità e desiderio di comprensione, nella città sospesa tra due continenti il futuro papa Giovanni XXIII pose con pazienza le basi di un dialogo con le diverse confessioni cristiane presenti nel Paese, con le autorità della repubblica laica, con il mondo musulmano e con la comunità ebraica, riuscendo anche a prestare nei confronti di quest’ultima un aiuto che contribuì a salvare migliaia di vite umane dall’Olocausto.Sulla scia di san Carlo Borromeo, della cui figura era stato attento studioso, Roncalli volle essere, prima ancora che diplomatico, vescovo e pastore della piccola e variegata realtà cattolica che ancora abitava l’antica Costantinopoli.
Dal 4 gennaio 1935 al 27 dicembre 1944 Angelo Giuseppe Roncalli fu delegato apostolico in Grecia e Turchia con sede a Istanbul. Animato da spirito di carità e desiderio di comprensione, nella città sospesa tra due continenti il futuro papa Giovanni XXIII pose con pazienza le basi di un dialogo con le diverse confessioni cristiane presenti nel Paese, con le autorità della repubblica laica, con il mondo musulmano e con la comunità ebraica, riuscendo anche a prestare nei confronti di quest’ultima un aiuto che contribuì a salvare migliaia di vite umane dall’Olocausto.Sulla scia di san Carlo Borromeo, della cui figura era stato attento studioso, Roncalli volle essere, prima ancora che diplomatico, vescovo e pastore della piccola e variegata realtà cattolica che ancora abitava l’antica Costantinopoli.