Author: | Walter Ferrero | ISBN: | 9788897144304 |
Publisher: | Adea edizioni | Publication: | September 10, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Walter Ferrero |
ISBN: | 9788897144304 |
Publisher: | Adea edizioni |
Publication: | September 10, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Dello Zen si è ormai scritto di tutto. Cosa piuttosto strana, visto che di per sé si tratta di una visione che conserva un certo riserbo rispetto alle parole.
Eppure, il termine Zen è entrato a far parte del nostro vocabolario, sia attraverso seri studi che hanno riportato nelle lingue occidentali gran parte dei testi della tradizione, sia come neologismo sintattico, per cui ormai alla locuzione “Lo Zen e...” si associa qualunque tipo di attività.
Sta di fatto che lo Zen alle menti occidentali piace. Più di altre visioni provenienti dall’Oriente. Forse per la sua logica buddhista ridotta all’essenziale e ricondotta a un senso pratico, o forse per la sua poesia, scarna quanto un moderno ermetismo, ma densa di valori dei quali cresce sempre di più la nostalgia.
Di più. Possiamo affermare che lo Zen può diventare uno strumento cruciale del nostro tempo. Per la sua capacità di arrivare direttamente al nocciolo dell’inquietudine che viviamo e, soprattutto, per il suo saper ricondurre immediatamente tutto a una pratica semplice, diretta e senza compromessi possibili.
Abbiamo bisogno dello Zen, abbiamo urgenza di una visione pulita che eviti i ragionamenti contorti e le fughe. Ci serve il senso di un’etica rigorosa con noi stessi, attraverso una vera disciplina che possa ricondurre all’armonia tutta la dispersione che viviamo. E lo Zen, per questo, è perfetto.
Dello Zen si è ormai scritto di tutto. Cosa piuttosto strana, visto che di per sé si tratta di una visione che conserva un certo riserbo rispetto alle parole.
Eppure, il termine Zen è entrato a far parte del nostro vocabolario, sia attraverso seri studi che hanno riportato nelle lingue occidentali gran parte dei testi della tradizione, sia come neologismo sintattico, per cui ormai alla locuzione “Lo Zen e...” si associa qualunque tipo di attività.
Sta di fatto che lo Zen alle menti occidentali piace. Più di altre visioni provenienti dall’Oriente. Forse per la sua logica buddhista ridotta all’essenziale e ricondotta a un senso pratico, o forse per la sua poesia, scarna quanto un moderno ermetismo, ma densa di valori dei quali cresce sempre di più la nostalgia.
Di più. Possiamo affermare che lo Zen può diventare uno strumento cruciale del nostro tempo. Per la sua capacità di arrivare direttamente al nocciolo dell’inquietudine che viviamo e, soprattutto, per il suo saper ricondurre immediatamente tutto a una pratica semplice, diretta e senza compromessi possibili.
Abbiamo bisogno dello Zen, abbiamo urgenza di una visione pulita che eviti i ragionamenti contorti e le fughe. Ci serve il senso di un’etica rigorosa con noi stessi, attraverso una vera disciplina che possa ricondurre all’armonia tutta la dispersione che viviamo. E lo Zen, per questo, è perfetto.