Author: | Massimo Storchi | ISBN: | 9788868304324 |
Publisher: | Imprimatur | Publication: | February 25, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Massimo Storchi |
ISBN: | 9788868304324 |
Publisher: | Imprimatur |
Publication: | February 25, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
«Pensieri, baci, abbracci.
Miei cari tutti e paesani,
muoio per un solo ideale di bontà ed una pace eterna».
Enzo Dalai
Un libro per far luce sulle stragi naziste
e fasciste che hanno profondamente segnato il territorio reggiano.
Le uccisioni dei fratelli Cervi e di don Pasquino Borghi, le stragi di Cervarolo e della Bettola: violenza agìta da nazisti e fascisti contro i civili durante la seconda guerra mondiale nel territorio reggiano.
Massimo Storchi, storico della Resistenza, raccoglie in questo volume quanto la sua minuziosa ricerca ha prodotto in questi anni, lavorando sia sui documenti custoditi in varie istituzioni del territorio sia in archivi italiani e tedeschi e integrandola con quanto già scritto sulle vicende che hanno insanguinato la provincia di Reggio Emilia dal settembre 1943 al maggio 1945. Con l’obiettivo di fornire elementi certi su quei fatti, per sottrarli – per quanto possibile – a ogni rischio di riscrittura o di negazionismo e contemporaneamente precisare gli snodi fondamentali della strategia di “guerra ai civili” condotta dalle truppe tedesche e naziste. Per ogni fatto narrato l’autore ha cercato anche di fare il punto sulla “stagione dei processi”, giunta ormai alla fine.
Un percorso dal quale emerge con chiarezza quanto il modesto lavoro dello storico non sia rivolto unicamente alla definizione di un passato ormai trascorso, ma si rifletta purtroppo nella nostra contemporaneità, scenario di quelle guerre “moderne” dove l’uccisione di civili innocenti è diventata la tragica e quotidiana normalità.
Massimo Storchi, storico e archivista, dirige il Polo Archivistico del Comune di Reggio Emilia, gestito da ISTORECO. Ha pubblicato diversi saggi su Resistenza e lotte politiche e sociali nel dopoguerra in Emilia Romagna, con attenzione particolare al tema della violenza. Ha scritto: Uscire dalla guerra. Ordine pubblico e forze politiche. Modena 1945-1946 (Franco Angeli, 1995); Combattere si può vincere bisogna. La scelta della violenza fra Resistenza e dopoguerra. Reggio Emilia 1943-1946 (Marsilio, 1998); Sangue al bosco del Lupo. Partigiani che uccidono partigiani. La storia di “Azor” (Aliberti, 2005); Il sangue dei vincitori. Saggio sui crimini fascisti e i processi del dopoguerra (1945-1946) (Aliberti, 2008); con Italo Rovali Il primo giorno d’inverno. Cervarolo 20 marzo 1944. Una strage nazifascista dimenticata (Aliberti, 2010); Question Time. Cos’è l’Italia. Cento domande (e risposte) sulla storia del Belpaese (Aliberti, 2011); Il patto di Khatarine. Gli strani casi di Dario Lamberti (Aliberti, 2012); con Germano Nicolini Noi sognavamo un mondo diverso. Il Comandante Diavolo si racconta (Imprimatur, 2012).
«Pensieri, baci, abbracci.
Miei cari tutti e paesani,
muoio per un solo ideale di bontà ed una pace eterna».
Enzo Dalai
Un libro per far luce sulle stragi naziste
e fasciste che hanno profondamente segnato il territorio reggiano.
Le uccisioni dei fratelli Cervi e di don Pasquino Borghi, le stragi di Cervarolo e della Bettola: violenza agìta da nazisti e fascisti contro i civili durante la seconda guerra mondiale nel territorio reggiano.
Massimo Storchi, storico della Resistenza, raccoglie in questo volume quanto la sua minuziosa ricerca ha prodotto in questi anni, lavorando sia sui documenti custoditi in varie istituzioni del territorio sia in archivi italiani e tedeschi e integrandola con quanto già scritto sulle vicende che hanno insanguinato la provincia di Reggio Emilia dal settembre 1943 al maggio 1945. Con l’obiettivo di fornire elementi certi su quei fatti, per sottrarli – per quanto possibile – a ogni rischio di riscrittura o di negazionismo e contemporaneamente precisare gli snodi fondamentali della strategia di “guerra ai civili” condotta dalle truppe tedesche e naziste. Per ogni fatto narrato l’autore ha cercato anche di fare il punto sulla “stagione dei processi”, giunta ormai alla fine.
Un percorso dal quale emerge con chiarezza quanto il modesto lavoro dello storico non sia rivolto unicamente alla definizione di un passato ormai trascorso, ma si rifletta purtroppo nella nostra contemporaneità, scenario di quelle guerre “moderne” dove l’uccisione di civili innocenti è diventata la tragica e quotidiana normalità.
Massimo Storchi, storico e archivista, dirige il Polo Archivistico del Comune di Reggio Emilia, gestito da ISTORECO. Ha pubblicato diversi saggi su Resistenza e lotte politiche e sociali nel dopoguerra in Emilia Romagna, con attenzione particolare al tema della violenza. Ha scritto: Uscire dalla guerra. Ordine pubblico e forze politiche. Modena 1945-1946 (Franco Angeli, 1995); Combattere si può vincere bisogna. La scelta della violenza fra Resistenza e dopoguerra. Reggio Emilia 1943-1946 (Marsilio, 1998); Sangue al bosco del Lupo. Partigiani che uccidono partigiani. La storia di “Azor” (Aliberti, 2005); Il sangue dei vincitori. Saggio sui crimini fascisti e i processi del dopoguerra (1945-1946) (Aliberti, 2008); con Italo Rovali Il primo giorno d’inverno. Cervarolo 20 marzo 1944. Una strage nazifascista dimenticata (Aliberti, 2010); Question Time. Cos’è l’Italia. Cento domande (e risposte) sulla storia del Belpaese (Aliberti, 2011); Il patto di Khatarine. Gli strani casi di Dario Lamberti (Aliberti, 2012); con Germano Nicolini Noi sognavamo un mondo diverso. Il Comandante Diavolo si racconta (Imprimatur, 2012).