Author: | Alessandro Marzo Magno | ISBN: | 9788811144793 |
Publisher: | Garzanti | Publication: | April 21, 2016 |
Imprint: | Garzanti | Language: | Italian |
Author: | Alessandro Marzo Magno |
ISBN: | 9788811144793 |
Publisher: | Garzanti |
Publication: | April 21, 2016 |
Imprint: | Garzanti |
Language: | Italian |
Hanno scritto di Il genio del gusto
«La penna affabulatoria e felice dell'autore renderà il viaggio un'avventura.»
Brunello Schisa, Il Venerdì - La Repubblica
Hanno scritto di L'alba dei libri
«Un inno al libro.»
Nello Ajello, La Repubblica
«Un affascinante romanzo-saggio.»
Chiara Vanzetto, Corriere della Sera
Hanno scritto di L'invenzione dei soldi
«Si parla di denaro come Indiana Jones parla dell'Arca Pereduta: con passione e con speciale competenza.»
Diego Gabutti, Sette - Corriere della Sera
«Un libro bellissimo.»
Corrado Augias
L’Italia è oggi, in tutto il mondo, sinonimo di eccellenza, qualità, fascino. In una sola parola, di stile. Dagli abiti delle passerelle al prestigio del made in Italy, il nostro paese detta legge nella moda e nel bel vivere grazie alla capacità senza uguali di unire l’abilità secolare degli artigiani alle intuizioni di brillanti imprenditori. Ma quali sono le origini di questo straordinario successo? Dopo aver raccontato con brio le storie tutte italiane del libro, della finanza e della buona cucina, Alessandro Marzo Magno ci mostra, in un viaggio nel tempo che dall’antichità arriva fino ai nostri giorni, in che modo e perché nei secoli è cambiata l’idea di eleganza, e perché l’Italia è sempre stata al centro di questi cambiamenti. Ci racconta di come gli uomini nel Cinquecento si imbottissero le calzemaglie sui polpacci e sulle natiche per sembrare più muscolosi, o come le donne nel Seicento, in attesa dell’era del silicone, indossassero seni artificiali di cartapesta. Ci rivela in che modo si sia passati dagli abiti variopinti del rinascimento a quelli noiosamente monocromi della nostra epoca, e di quando il buon gusto imponeva scarpe altissime, fino a mezzo metro, o strettissime, un paio di misure in meno, e apparire alla moda provocava sofferenze e svenimenti. Si parla dei singolari tatuaggi religiosi che dal santuario di Loreto si affermano nel resto d’Europa, di quando a Venezia l’unguento è diventato profumo, e di come grazie ai Medici si sia diffuso nelle corti di Firenze prima e di Parigi poi. Davanti ai nostri occhi scorrono così, come in una sfilata ideale, le infinite fogge di cappelli, guanti, calze, parrucche e accessori che, partendo dalle nostre città e dalla nostra geniale fantasia, hanno contribuito, con stile, a rendere più bello il mondo.
Hanno scritto di Il genio del gusto
«La penna affabulatoria e felice dell'autore renderà il viaggio un'avventura.»
Brunello Schisa, Il Venerdì - La Repubblica
Hanno scritto di L'alba dei libri
«Un inno al libro.»
Nello Ajello, La Repubblica
«Un affascinante romanzo-saggio.»
Chiara Vanzetto, Corriere della Sera
Hanno scritto di L'invenzione dei soldi
«Si parla di denaro come Indiana Jones parla dell'Arca Pereduta: con passione e con speciale competenza.»
Diego Gabutti, Sette - Corriere della Sera
«Un libro bellissimo.»
Corrado Augias
L’Italia è oggi, in tutto il mondo, sinonimo di eccellenza, qualità, fascino. In una sola parola, di stile. Dagli abiti delle passerelle al prestigio del made in Italy, il nostro paese detta legge nella moda e nel bel vivere grazie alla capacità senza uguali di unire l’abilità secolare degli artigiani alle intuizioni di brillanti imprenditori. Ma quali sono le origini di questo straordinario successo? Dopo aver raccontato con brio le storie tutte italiane del libro, della finanza e della buona cucina, Alessandro Marzo Magno ci mostra, in un viaggio nel tempo che dall’antichità arriva fino ai nostri giorni, in che modo e perché nei secoli è cambiata l’idea di eleganza, e perché l’Italia è sempre stata al centro di questi cambiamenti. Ci racconta di come gli uomini nel Cinquecento si imbottissero le calzemaglie sui polpacci e sulle natiche per sembrare più muscolosi, o come le donne nel Seicento, in attesa dell’era del silicone, indossassero seni artificiali di cartapesta. Ci rivela in che modo si sia passati dagli abiti variopinti del rinascimento a quelli noiosamente monocromi della nostra epoca, e di quando il buon gusto imponeva scarpe altissime, fino a mezzo metro, o strettissime, un paio di misure in meno, e apparire alla moda provocava sofferenze e svenimenti. Si parla dei singolari tatuaggi religiosi che dal santuario di Loreto si affermano nel resto d’Europa, di quando a Venezia l’unguento è diventato profumo, e di come grazie ai Medici si sia diffuso nelle corti di Firenze prima e di Parigi poi. Davanti ai nostri occhi scorrono così, come in una sfilata ideale, le infinite fogge di cappelli, guanti, calze, parrucche e accessori che, partendo dalle nostre città e dalla nostra geniale fantasia, hanno contribuito, con stile, a rendere più bello il mondo.